Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Maurizio Cieol sul ritorno del dibattito attorno alla proposta di liberalizzazione dell’autostrada e traforo di Montenavale. Precisiamo che il Consiglio Comunale d’Ivrea si è recentemente espresso a favore della prima opzione e sfavorevolmente per la seconda
E’ ripreso il dibattito trentennale sul traforo di Montenavale e la liberalizzazione dell’autostrada. Trent’anni (e forse più) di discussione sulla realizzazione del traforo e in tanti anni non un passo avanti.
Innanzitutto si parla poco che l’accesso al traforo da ovest è su Banchette al confine con Pavone. Il centrosinistra di Banchette negli anni novanta con Barisione capogruppo ed il sottoscritto segretario dell’allora PDS poi DS votò contro lo studio di fattibilità portato al voto in un Consiglio Comunale che prevedeva un imponente cavalcavia tra i due comuni con innesti basati su un grande svincolo a quadrifoglio. Una proposta palesemente invasiva del territorio.
Analogamente un nuovo progetto presentato dalla Provincia dopo il 2000 che prevedeva un alto cavalcavia con un rilevato a scarpata tra Banchette e Pavone per arrivare alla quota di ingresso della collina venne bocciato dalle amministrazioni dei due Comuni.
Studi molto di massima e preliminari, oramai di molto tempo fa, finiti rapidamente nel cassetto palesano le criticità della proposta.
E’ evidente che un’opera pensata decenni fa, mai portata avanti da chi ha amministrato il Comune di Ivrea e Provincia di Torino e a tratti Regione e Governo Nazionale, è palesemente finita in un vicolo cieco e sarebbe interessante indagare perché non si è fatto nulla:
- mancanza di risorse finanziarie
- divisioni interne a chi doveva procedere perché i problemi ambientali e paesaggisti sono reali
- incapacità di decidere per motivi elettorali a fronte delle contestazioni
Comunque il risultato non cambia: siamo di fronte ad un’opera ambientalmente invasiva e molto costosa che non è mai partita. Oggi siamo davanti ad un’occasione unica per cercare di risolvere il problema dell’attraversamento di Ivrea. La gara d’appalto sulla concessione potrà essere l’occasione per inserire nella stessa la liberalizzazione dell’autostrada, unica possibilità rimasta in campo dopo decenni di chiacchere da parte di chi ha amministrato e governato.
L’autostrada e la gara interessano anche l’annoso problema della sopraelevazione dell’autostrada tra Banchette e Lessolo. La questione va vista nell’ambito delle problematiche del nodo idraulico ancora aperte e dimenticate da anni.
Sono passati tredici anni dall’ultimo studio, quello del Cudam di Trento e sono rimaste aperte molte questioni:
- l’incile
- la pulizia del ribes
- uno studio a valle dell’incile dopo la costruzione delle arginature
- il sistema di monitoraggio
- l’attaccatura delle arginature di Banchette e Salerano sull’autostrada con chiusura a paratoie che è provvisoria
E’ necessario riprendere in mano le problematiche del nodo e in questo contesto assumere decisioni sull’autostrada.
Maurizio Cieol