Ciao, Marco

Vorrei svegliarmi da un brutto sogno, vorrei che il cielo me lo restituisse, vorrei che mi dicesse con il suo sorriso sornione “scherzavo”, vorrei che il 5 giugno non fosse ancora arrivato e che per quest’anno saltasse al 6 direttamente, ma i miei vorrei sono parole al vento.
Mi rimane, ci rimane una tristezza infinita.
Parlo a nome mio e di tutta la Comunità Eporediese e non…
Marco Ghiringhello ci ha lasciati, è volato in alto in alto con il suo meraviglioso sorriso. Marco è per i musicisti e non l’emblema del talento speso molto spesso per tutti noi.
Abbiamo goduto dei suoi concerti, della sua bravura, hanno goduto delle sue capacità tutti gli allievi ai quali ha dedicato il suo tempo ed il suo sapere, e che nei tanti anni di insegnamento si sono succeduti, hanno goduto della sua solarità e amicizia tutte le persone che lo hanno conosciuto.
Un amico speciale, un uomo sincero, un padre esemplare ed un marito perfetto.
Il mio primo pensiero va a Simona, Nicolò e Davide ai quali, in punta di piedi, mi avvicino.
Mi auguro che il tempo aiuti e lenisca questo immenso dolore e che rimanga a loro e noi tutti tutto il bello di Marco, che è davvero tanto…
Il buonumore, il sorriso, l’ironia, l’ affettuosità, il talento, e potrei continuare all’infinito.. Grazie Marco per esserci stato e per esserci per sempre.

Lella