Un ricordo di Mirko Zagor Bertuccioli, cantante dei Camillas
La notizia della sua morte, a 46 anni, sano come un pesce, portato via dal Covid-19 mi è arrivata come un pugno alla bocca dello stomaco. Ci eravamo conosciuti nel 2015, quando ero tra gli organizzatori della seconda delle ultime tre edizioni della Festa dell’Unità fatte ad Ivrea. Mi chiamò quell’agitatore sociale impertinente di Giacomo Allazetta (alias Gioacchino Turù, alias Giacomo Laser): «Hai visto “Sbranato” e “Codice”, i miei video dei Camillas? – No, rispondo – conosci I Camillas? – No, rispondo – ma come no! sono appena arrivati in finale a Italia’s Got Talent! – Giacomo, gli dico, io da vent’anni non ho manco un televisore in casa – va bene, ma fai il libraio, hanno scritto anche un libro, “La rivolta dello zuccherificio”, uscito per Il Saggiatore, l’hai letto il libro? – No, rispondo, non l’ho letto – Beh adesso sai cosa devi fare! Ciao».
Fu così che entrai nel mondo dei Camillas. Il Saggiatore, pensai, è una delle più serie ed importanti case editrici italiane, non è che ad essere pubblicati da loro ci arrivi chiunque. Leggo il libro: strampalato, ma una bomba; ascolto le canzoni: demenziali, ma geniali. Così quell’anno alla Festa dedicammo ai Camillas un’intera giornata, con presentazione del libro, concerto e tante, tantissime risate. Di quei giorni conservo una foto, con Mirko che tiene in braccio un bambino, non so dove e a chi l’avesse rubato, ma se qualche mamma lo stesse ancora aspettando le consiglierei di cercarlo nel pesarese (ese ese ese).
Comunque, da quel momento non li ho più mollati, tutte le volte che sono passati in Piemonte sono andato a sentirli. L’ultima fu il 17 Gennaio scorso, allo Zac!, qui ad Ivrea: fu un concerto incredibile, il carnevale era alle porte e i Camillas ad un certo punto inscenarono una lunga indiavolata canzone, improvvisata su un ritmo di samba, dove si raccontava di un delirante gemellaggio tra il nostro carnevale e quello di Rio de Janeiro, “Samba Violetta” si intitolava, non ricordo di aver mai riso così tanto!
Grazie per tutto questo Zagor, mi mancherai, mancherai a tutti, mancherai alla musica italiana.
Davide Gamba