Ventiquattro soggetti del territorio hanno sottoscritto e diffuso un comunicato intitolato “Non in mio nome” all’interno del quale si annuncia un presidio in piazza di Città per lunedì 27 agosto per protestare contro le scelte del Ministro dell’Interno in merito alla vicenda Diciotti
«Le sottoscritte associazioni, comunità, partiti, insieme a tante e tanti cittadine e cittadini di Ivrea ed Eporediese vogliono manifestare il proprio profondo dissenso e indignazione per il grave comportamento del Ministro dell’Interno (e dell’intero governo) della nostra Repubblica in merito alla vicenda della nave “Diciotti” della Guardia Costiera».
Con queste parole comincia il comunicato con il quale è stato indetto un presidio in piazza Ferruccio Nazionale per lunedì 27 agosto a partire dalle ore 18.30. Tra associazioni del territorio e partiti politici si contano più di venti soggetti promotori aderenti all’iniziativa nata spontaneamente a seguito della scelta spregiudicata del Ministro dell’Interno Matteo Salvini di obbligare oltre 150 persone a bordo della nave italiana Diciotti a rimanere sull’imbarcazione. I migranti sono stati soccorsi mercoledì 15 agosto (giorno di Ferragosto) e da lunedì 20 sono bloccati al porto di Catania, con condizioni di salute e psicologiche precarie, stando alle diverse testimonianze di chi ha potuto visitare i migranti.
Dopo dieci giorni, tuttavia, la questione sembra essersi indirizzata verso una “soluzione”, se pur con l’inaspettato contributo delle diocesi italiane (inaspettato in quanto esiste una procedura “standard” per affidare in carico i migranti), dell’Albania e dell’Irlanda: stando agli ultimi aggiornamenti, infatti, la Chiesa italiana accoglierà la maggior parte dei rifugiati, venti andranno in Albania e venti in Irlanda.
Oltre alla questione morale e umanitaria, cinicamente violate dal Ministro dell’Interno al solo scopo di costringere l’Unione Europea ad accettare le richieste del governo italiano, il caso della nave Diciotti ha portato la procura di Agrigento a iscrivere il Ministro Salvini e il suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi nel registro degli indagati, plausibilmente per i reati di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.
A prescindere dall’esito finale di questa vicenda, gli oltre venti soggetti promotori del presidio a Ivrea rimarcano quanto segue: «Non vogliamo fare parte di quegli italiani per i quali il Ministro dell’Interno dice di agire. Vogliamo, invece, che vengano rispettati i diritti sanciti dalla nostra Costituzione». Nell’occasione, inoltre, verrà chiesto ai cittadini che saranno presenti al sit-in di sottoscrivere una lettera aperta al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Ivrea, nella quale verrà esplicitamente chiesto «di farsi portavoce del nostro dissenso verso le Istituzioni superiori dello Stato Italiano».
Non è chiaro come verrà recepito il documento dall’amministrazione eporediese che, va ricordato, venne sostenuta in campagna elettorale dal segretario Salvini e che conta tra le sue file (giunta e consiglio comunale) sei componenti appartenenti al partito della Lega (due assessori e quattro consiglieri). Quel che è certo è che il sindaco Sertoli e il Presidente del Consiglio Comunale Borla saranno per lo meno tenuti a fornire una risposta a coloro che all’indomani del presidio di lunedì avranno sottoscritto il documento, mettendo così in luce l’atteggiamento dell’amministrazione sul tema dei migranti, del quale non viene fatta la benché minima menzione nel programma del sindaco presentato in campagna elettorale.
Di seguito, i soggetti firmatari e promotori dell’iniziativa: ANPI, Acmos, Agathon, Albero della Speranza, Associazione Mastro Pietro, Associazione Rosse Torri, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, CGIL Ivrea e Canavese, Circolo PD di Banchette Pavone, Circolo PD di Ivrea e Cascinette, Circolo Rifondazione Comunista Ivrea, Cooperativa Mary Poppins, Comunità del Castello di Albiano, Ecoredia, Equality APS, Fiom-Cgil Ivrea, Fondazione Benvenuti in Italia, Good Samaritan, Il sogno di Tsige, Libera Ivrea e Canavese, Legambiente Dora Baltea, Mdp Art. 1 Ivrea, MIR Ivrea, Osservatorio migranti, Potere al Popolo, Sinistra Italiana, ViviamoIvrea, ZAC!
Andrea Bertolino