Alla ricerca di Atlantide presentato sulle sponde del lago Sirio
Sabato 27 maggio 2017, alle ore 21,30, sulla piattaforma del lago Sirio di Chiaverano, si è svolto lo spettacolo “Alla ricerca di Atlantide”, ideato e curato dal cantautore, poeta e scrittore eporediese Riccardo Bonsanto, con la partecipazione di due ottimi musicisti: Giovanni Ippati al pianoforte ed Enrico D’Amico al sassofono.
Tanti gli spettatori accorsi alla visione di un evento che si è rivelato davvero unico dal punto di vista artistico e che si è svolto in una scenografia assolutamente spettacolare.
Intelligenti e ben mirati i riferimenti con i quali il cantautore classe ’94 si è rivolto al pubblico, alternando alla recitazione delle proprie poesie, discorsi e canzoni molto toccanti dal punto di vista emotivo.
La location si è dimostrata all’altezza delle aspettative ed è stata ulteriormente impreziosita da specchi colorati e luci. Un continuo gioco di vedo non vedo che, nonostante velasse il volto e le movenze degli artisti, ha creato quel non so che di noir e misterioso, facendo risaltare la calda voce ed il valore artistico di Riccardo Bonsanto e dei suoi compagni di viaggio.
Delizioso e struggente il tappeto musicale del professore Giovanni Ippati al pianoforte, visibilmente perso dentro il suo mare di note e idee. Estremamente efficaci gli interventi di sax da parte di Enrico D’Amico, spesso in chiave jazz e blues.
Uno spettacolo che merita d’esser visto da tutti, da un pubblico sempre più ampio, e di sicuro adattabile anche nei teatri.
“Alla Ricerca di Atlantide”, spiega Bonsanto (a seguito d’una bellissima lettera di ringraziamento rivolta ai presenti nel finale) è dedicata al giovane ragazzo ivoriano, deceduto per annegamento lo scorso anno proprio nel lago Sirio, nella stessa data dell’evento.
A lui è stata dedicata la serata e a lui intonata una canzone in chiusura dell’intero spettacolo.
Un ringraziamento davvero caloroso va rivolto quindi a questi tre artisti ed anche al Comune di Chiaverano che ha reso possibile la realizzazione di questo progetto, in uno dei posti più belli del Canavese.
Giovanni Tradardi