Le associazioni eporediesi chiedono al consiglio comunale di rifiutare la mozione che sfiducia la presidente Colosso e chiedono rispetto per la Consulta che è invece stata scavalcata dalle consigliere Bono e Piras e da tutta la maggioranza.
Appena è circolata la notizia che le consigliere Bono e Piras avrebbero presentato in consiglio comunale una mozione per chiedere di rimuovere la presidente Colosso, sono immediatamente arrivate le reazioni di sostegno e solidarietà dalle associazioni che fanno parte della consulta e dai rappresentanti dei cittadini stranieri oltre che da diverse associazioni della città impegnate che condividono i principi dell’accoglienza e dell’inclusione.
Associazione Eshrouck – Aurora
Con grande dispiacere confermo la ricezione di questa comunicazione. Io e il presidente Tarik Benlamine, presidente dell’associazione Eshrouck, non capiamo la richiesta del primo punto della mozione, che sarebbe dovuto essere trattato in Consulta (come per altro abbiamo già fatto più volte), comunque vogliamo ribadire che sosteniamo la Presidente eletta e il lavoro svolto, avvenuto in un’anno particolarmente difficile. Detto questo, spero si possa prendere una decisione giusta e razionale per il benessere della comunità straniera a Ivrea.
Pierangelo Monti – Associazione Good Samaritan
Gent. membri della Consulta Migranti, ho letto con stupore la mozione Bono-Piras. Ho partecipato a quasi tutti gli incontri della Consulta, ma non mi sembra siano state sollevate critiche nei confronti della Presidente Colosso. Critiche dal tono severo, che nelle normali dinamiche delle associazioni, giungono dopo ripetute richieste e osservazioni inascoltate. Chiedo dunque alle consigliere Piras e Bono di fornire ai componenti della Consulta, da convocarsi con urgenza, adeguate spiegazioni di questo passo, che esse rivolgono al Consiglio Comunale senza averne parlato prima in Consulta. Ritengo sia questa una scorrettezza nei confronti della Consulta.Detto questo, sottoscrivo pienamente le considerazioni scritte dal vicepresidente Mario Zannini ed esprimo solidarietà alla Presidente Gabriella Colosso, la quale sono certo che presenterà presto la relazione annuale e che sarà ben disposta a lasciare l’incarico a una/un rappresentante della comunità straniera. Un saluto di pace a tutte e tutti.
Maria Jeanga, rappresentante cittadini moldavi
Sono straniera e non mi vedo “non rappresentata” da una presidente italiana, in questo caso la Colosso. La Consulta deve continuare, per quanto ho potuto vedere come si muove la presidente, ad essere rappresentata da Colosso fin quando qualcuno di noi cresce e si sente di fare il Presidente. Con le difficoltà che abbiamo vissuto e viviamo, non è tempo di odi e ripicche, ma di collaborazione e serenità, perché c’è tanto da fare per noi stranieri anche in questa città. Confido in un ripensamento sul primo punto della mozione e auguro a tutti un buon fine settimana.
Rappresentante Romania
Gentilissimi membri della Consulta, ho preso atto della mozione presentata dalle consigliere Piras e Bono al consiglio del comune d’Ivrea. Anzi che rivolgersi alla Consulta o al suo direttivo (come sarebbe stato giusto), ci hanno ignorato completamente, rivolgendosi al Consiglio che, stranamente, ha preso in considerazione l’atto delle due consigliere. Esprimo piena solidarietà alla Presidente Gabriella Colosso le cui competenze e capacità non metto minimamente in dubbio. Personalmente considero che i miei interessi (quindi della mia comunità) sono rappresentati molto bene dalla Presidentessa attuale. Confido che tale mozione venga ritirata o cestinata se preferite. Cordiali saluti a tutti.
Lekbir Nekkaz – Associazione ALWAFA onlus Ivrea
Ho letto la mozione presentata dalle Consigliere Piras e Bono, nonchè membre del direttivo della Consulta, sul “bisogno urgente” di eleggere un altro Presidente, che sia straniero.
Parto dal fatto che il luogo naturale e appropriato per discutere di questo tema, cosa che la Presidente Colosso ha sempre ricordato, è la Consulta stessa attraverso una discussione ampia nel direttivo aperto (anche questo voluto dalla Presidente) per poi andare, tramite il direttivo eletto, alla votazione.
Abbiamo, come detto, più volte discusso di questo e si è deciso di preparare una figura che possa, accompagnato da noi tutti, diventare il futuro, o la futura, Presidente.
Non capisco pertanto questa azione, che ritengo offensiva nei confronti di tutti i componenti della Consulta, e l’urgenza di nuove e affrettate elezioni, quando la Presidente Colosso sta svolgendo la sua delega, con tutta serietà e dedizione.
Ritengo che l’usare il Consiglio Comunale per stretti calcoli politici sia una brutta immagine della politica e cercare di “bloccare” la Consulta un danno per noi stranieri.
Si proprio quegli stranieri che Lei ritiene siano in una “situazione imbarazzante” solo perché hanno una Presidente italiana. Pertanto spero che tale mozione venga ritirata per il bene della Consulta.
Mario Zannini, Vice presidente della Consulta – Associazione Moabi, Centro Migranti Ivrea
Gentilissimi e gentilissime, personalmente ritengo la mozione in oggetto del tutto incongrua dal momento che la stessa Presidente della Consulta, Gabriella Colosso, ha, in più di una occasione pubblicamente affermato che la presidenza della Consulta dev’essere affidata a un cittadino straniero (come emerge anche dal verbale del 27/5/’21 allegato) e che lei ha accettato l’incarico (con il consenso di tutti i componenti) esclusivamente al fine di favorire la ripresa della normale operatività della Consulta. Ricordo, tra l’altro, che per ricoprire il ruolo di Presidente si candidò anche la Consigliera Bono , una candidatura italiana, nell’ottica di favorire la ripartenza della Consulta e di lavorare perché qualcuno all’interno delle associazioni straniere crescesse e si assumesse la non facile responsabilità di presidente. Ritengo inoltre che le competenze della sig.ra Colosso in materia d’immigrazione, che lei ha ampiamente dimostrato di avere, e la sua capacità di “tenere fuori la sua appartenenza politica” svolgendo un ruolo “super partes” durante gli incontri, costituiscano un prezioso “valore aggiunto” proprio per conseguire le finalità istituzionali di questo organismo comunale, nel prevalente ed esclusivo interesse dei cittadini stranieri residenti o domiciliati nel nostro territorio.
Del tutto irrilevante è, a mio giudizio, l’obiezione relativa al report annuale sulle attività svolte (anche se avevamo iniziato a lavorarci per presentarlo ad ottobre ad un anno dalla presentazione ufficiale della Consulta), dal momento che, a causa delle limitazioni imposte dalla emergenza sanitaria, soltanto con grandi difficoltà e in modalità prevalentemente “a distanza” è stato sin’ora, possibile lavorare.
In considerazione di quanto sopra esposto, auspico quindi che il Consiglio comunale voglia respingere a larga maggioranza la mozione presentata in data 20/7/’21 dalle Consigliere Bono e Piras che, francamente, appare più come un tentativo di ostacolare l’operatività della Consulta forse, e non a caso, proprio nel momento in cui si cominciano a vedere, nonostante le difficoltà determinate dalla complessità del fenomeno, i primi risultati in relazione alle politiche sociali di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri nel nostro territorio, come emerge anche dal verbale del 27/5/’21, politiche che, vale qui la pena di ricordare:
- perseguono, nonostante le scarse risorse finanziarie sin’ora stanziate, l’ambizioso obiettivo di favorire sia la pacifica convivenza tra persone italiane e straniere, nella nostra comunità canavesana, sia la prevenzione della illegalità, della emarginazione e, quindi, dei conflitti sociali;
- necessitano, per essere attuate, di elevate competenze psico-sociali nonché di una approfondita conoscenza delle procedure della “macchina amministrativa” comunale;
- si avvantaggerebbero di una collaborazione “bi-partisan” tra tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio, anziché di sterili contrapposizioni ideologiche.
Ringraziandovi per l’attenzione, cordialità
Rosanna Barzan – Centro Documentazione Pace onlus – Ivrea
«Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.»
Dante – La Divina Commedia
Alla signora Gabriella Colosso – Presidente della Consulta Stranieri del Comune di Ivrea
Cara Gabriella, sono stata lontana dal mio computer due giorni e solo oggi leggo e vengo a conoscenza di quanto avvenuto nel Consiglio Comunale di mercoledì 28 c.m. Mi riferisco alla mozione che una consigliera della maggioranza ha presentato al Consiglio con la richiesta della tua rimozione quale Presidente della Consulta Stranieri. Tante parole di stima e di solidarietà ti saranno già giunte, mi viene spontaneo nell’anno di celebrazione di Dante una sua raccomandazione “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. Forse ciò non è sempre possibile ma tanta è la distanza tra la tua cultura, il tuo “ben operare” nelle varie circostanze del vivere civile e politico che ci consente di limitarci alla pena per le assurdità che la consigliera Bono continua a mettere in atto.
Desideriamo, componenti tutte del Centro Documentazione Pace farti giungere tutto il nostro apprezzamento e stima verso la tua persona ed il tuo operato.
In solidarietà ed affetto.
Circolo di Ivrea di Rifondazione Comunista
Solidarietà alla presidente della consulta stranieri colosso. Pretestuose le richieste della lega al consiglio comunale.
La consigliera leghista Bono, indubbia ispiratrice della mozione come si può immaginare da tutti i suoi interventi sul tema migrazione, lamenta l’”italianità” della presidente ricordando che quel ruolo doveva essere assegnato ad un cittadino straniero, ma dimenticando che nessun cittadino né cittadina al momento della nomina si era dato disponibile. Le stesse comunità di cittadine e cittadini stranieri hanno confermato questo aspetto ricordando ancora in questi giorni la volontà di orientarsi e formarsi per prendere presto quel ruolo, ma che al contempo si sentono ben rappresentati dalla presidente Colosso, la quale è la prima a dichiarare in più occasioni che è pronta a lasciare la presidenza non appena una persona delle comunità di stranieri sia disponibile a ricoprire il ruolo.
Esprimiamo la nostra solidarietà e sostegno alla presidente Colosso che sta svolgendo un ottimo, coinvolgente e trasparente lavoro super partes, al Direttivo e alla Consulta tutta che è stata estromessa dalle consigliere Bono e Piras in questa loro azione. Infatti la mozione viene presentata in Consiglio Comunale senza un passaggio in Consulta, con il chiaro tentativo di forzare una decisione, per altro su una materia non di competenza consiliare avendo la Consulta un direttivo.
Ci auguriamo che le consigliere e i consiglieri trasversalmente e il Sindaco Sertoli in testa respingano questa mozione irricevibile nella sostanza e nella forma.
Mario Beiletti – Presidente ANPI Ivrea e Basso Canavese
Solidarietà alla Presidente della Consulta Stranieri Gabriella Colosso da parte dell’Anpi
Apprendiamo della vicenda che vede, per l’ennesima volta, un attacco strumentale ed ingiustificato della maggioranza leghista al Consiglio comunale di Ivrea contro chi ha il solo torto di fare bene il proprio lavoro. (…)
Ancora non è risolta del tutto la faccenda dello Zac! di Ivrea, che già altre contestazioni arrivano dai banchi della maggioranza a chi cerca di lavorare nell’interesse della collettività. Questa volta alla Colosso, tra l’altro con forme rozze, grossolane. Infatti, avrebbero dovuto almeno parlarne prima all’interno della Consulta. Ma non illudiamoci che ci sia della ratio, in tutto ciò, se non il tentativo di smantellare il buono che le parti ancora attive della Città si sforzano di portare avanti. E più esse hanno il gradimento della popolazione, più partono gli attacchi tesi a smantellare tutto quanto si fa per la cultura, l’accoglienza e la solidarietà.
Ci associamo a tante altre Associazioni nel portare anche la nostra solidarietà a Gabriella Colosso, evidentemente, ma ancor più alla Città di Ivrea, la cui storia trascorsa meriterebbe ben altri Amministratori. (il comunicato completo sulla pagina fb dell’Anpi)