Anche a Ivrea un comitato per il referendum contro l’autonomia differenziata

Per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti un ampio fronte di forze sindacali, politiche e sociali si mobilita per chiedere l’abrogazione totale della “legge Calderoli”

Con l’approvazione definitiva della legge 86/2024, la cosiddetta legge “Calderoli”, dal nome del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, si compie l’atto finale per attuare quella autonomia differenziata regionale fortemente voluta dal centro-destra, ma di fatto preparata dalla riforma costituzionale del Titolo V del 2001.

Non sono bastati anni di lotte dei “Comitati contro ogni autonomia differenziata” attivi dal 2018 e a seguire l’azione di partiti, sindacati e associazioni riuniti sotto il nome La via maestra. Insieme per la Costituzione culminata nella grande manifestazione del 7 ottobre 2023 a Roma: l’autonomia differenziata è legge dello Stato. La legge numero 86/2024 è stata approvata in via definitiva dalla Camera il 26 giugno ed è entrata in vigore il 13 luglio.

Si attua così il tanto bramato “federalismo regionale” cavallo di battaglia delle Lega, agevolato da quella riforma costituzionale del Titolo V del 2001 che ha notevolmente esteso i poteri delle regioni riscrivendo radicalmente l’articolo 117 della Costituzione.

 

Si corre ai ripari: parte la raccolta firme per il referendum abrogativo

Si stanno organizzando in tutta Italia i Comitati per la campagna di raccolta firme per l’abrogazione della legge “Calderoli”. Il quesito referendario, presentato il 5 luglio in Cassazione da 34 persone*, per lo più rappresentanti di forze sindacali, politiche e sociali è semplice:

Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?

Per poter svolgere il referendum nel 2025, prima che la legge 86/24 inizi a produrre danni, si devono raccogliere entro il 30 settembre prossimo almeno 550.000

Giovedì 18 alle ore in piazza Carignano a Torino ci sarà la manifestazione di lancio della raccolta. Anche a Ivrea si costituirà il Comitato per il NO all’autonomia differenziata (AD) nell’assemblea convocata per mercoledì 17 alle 18 allo ZAC! promossa da Cgil e Anpi. Nei prossimi giorni verranno attivati tutti i canali per comunicare date e luoghi con i punti di raccolta a Ivrea e Canavese.

Fronte comune contro l’autonomia differenziata, per una abrogazione totale, non parziale

Era il 29 gennaio 2023 quando l’assemblea nazionale congiunta di Comitati per il Ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti e il Tavolo Noad chiamavano tutte le forze sindacali, politiche ed associative a convergere in uno sforzo comune per contrastare quella che allora sembrava essere un’offensiva repentina, il ddl Calderoli, quale di fatto è stata. Il 19 giugno 2024 la Camera approva in via definita il testo del ministro degli Affari regionali.

Da quel 29 gennaio abbiamo assistito a una lenta ma costante convergenza di forze: il più grande sindacato italiano – la Cgil – si è significativamente assunto la responsabilità di unire il dissenso contro l’Autonomia differenziata, dando vita alla Via Maestra, che si è fatta promotrice di un referendum abrogativo del progetto eversivo. Il 5 luglio un’ampissima delegazione, dalla Cgil alla Uil, dall’Anpi al Wwf, dai Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata al Coordinamento per la democrazia costituzionale a Libera, insieme a tanti altri e a tutti i partiti di opposizione parlamentare (tranne Azione) e non, hanno depositato un quesito referendario abrogativo totale della legge 86.

La nostra lotta di quasi 6 anni, finalizzata a contrastare qualunque autonomia differenziata, che porterà alla rottura dell’unità della Repubblica e all’aumento delle già straordinarie diseguaglianze che affliggono il Paese, non ammette vie di mezzo: il quesito non può che essere abrogativo totale. Un obiettivo che abbiamo sostenuto con costanza ed energia, in maniera inflessibile: quello di riunire il maggior numero di forze democratiche del Paese per dire No, senza alcun indugio o ambiguità, all’autonomia differenziata. Lo abbiamo fatto con la granitica convinzione della fondatezza delle nostre ragioni, che si basano sugli artt 2, 3, 5, 119 della Costituzione. Lo abbiamo fatto formando e (contro)informando, girando l’Italia in più di 250 assemblee territoriali, creando nessi, legami, dialogando convintamente, senza alcun calcolo strategico, se non quello di raggiungere quello che dovrebbe essere lo scopo di tutti/e: salvare, appunto, la forma e la dignità della Repubblica. L’unità di intenti e di comportamenti è ciò che serve al Paese, come deve necessariamente accadere nei passaggi fondamentali della storia, quelli che segnano un prima e un dopo, quale l’autonomia differenziata è.

Per questo invitiamo tutti e tutte coloro che si riconoscono nella Costituzione repubblicana del ’48 a mobilitarsi per la raccolta firme. Il tempo è pochissimo, la convinzione deve essere contagiosa: contiamo sulla partecipazione convinta di tutte e tutti; nonostante l’estate, insieme, per salvare l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti, contro ogni autonomia differenziata.

Se vogliamo raggiungere le firme necessarie, ottenere il quorum e vincere il referendum, ai cittadini e alle cittadine va indicata una soluzione netta e chiara: abolire la legge Calderoli, senza e senza ma.

Estratto dell’appello di Marina Boscaino, portavoce nazionale Comitati NoAd (leggi tutto su Left)

a cura di Cadigia Perini

* I presentatori del quesito referendario: 1. Landini Maurizio – CGIL, 2. Giove Luigi – coordinamento organizzativo, 3. Bassanini Franco, 4. Veronese Ivana – UIL, 5. Morniroli Andrea – Forum Diseguaglianze e Diversità, 6. Conte Giuseppe – Movimento 5 stelle, 7. Fratoianni Nicola – Sinistra Italiana, 8. Azzariti Gaetano, 9. Massa Walter – Arci, 10. Pozzi Caterina – Cnca, 11. De Marzo Giuseppe – Rete dei Numeri Pari, 12. Cioffredi Gianpiero – Libera, 13. D’archivio Arianna – Link/Uds, 14. Filippeschi Marco – Ali, 15. Boscaino Marina – Comitati No Ad, 16. Marcon Giulio – La Via Maestra, 17. Villone Massimo – Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, 18. Bonelli Angelo – Verdi, 19. Russo Antonio – Acli, 20. Prampolini Alessandra – WWF, 21. Ciani Paolo – Demos, 22. Pagliarulo Gianfranco – Anpi, 23. Algostino Alessandra, 24. Druetti Francesca – Possibile, 25. Schlein Elena Ethel – PD, 26. Bindi Rosaria, 27. La Valle Raniero Luigi – Pace Terra Dignità, 28. Maraio Vincenzo – PSI, 29. Ciafani Stefano – Legambiente, 30. De Vincenti Claudio, 31. Pettinari Alice – Rete Studenti Medi/Udu, 32. Boschi Maria Elena – Italia Viva, 33. Magi Riccardo – +Europa, 34. Acerbo Maurizio – Partito della Rifondazione Comunista.