Dopo la manifestazione del 17 luglio le lavoratrici e i lavoratori di Agile ex Eutelia tornano di nuovo a manifestare a Roma contro la mancata apertura del tavolo di confronto istituzionale promesso dalla viceministra Bellanova per discutere delle possibili soluzioni.
«Probabilmente la manifestazione del 17 sarà l’ultima che riusciamo a costruire per rivendicare il nostro diritto al lavoro», esterna un lavoratore per motivare i colleghi a essere ancora una volta in tanti a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), e continua «Noi diciamo sempre che la vertenza si chiuderà alla sistemazione dei circa 400 ancora senza prospettive». Le vittime dei falsi imprenditori di Omega e Eutelia, già condannati in primo grado e in appello (il 27 p.v. ci sarà l’appello per Samuele Landi) sono presenti in tutt’Italia, anche a Torino e Ivrea dove ci sono ancora circa un centinaio di lavoratori senza prospettive. A fine 2017 scadrà poi per chi ha più di 50 anni l’ultima mobilità, mentre i più giovani sono senza ammortizzatori sociali già dal dicembre scorso. Da anni ormai pesa sul MiSE la responsabilità di non aver voluto portare avanti fino in fondo i progetti previsti per Agile. Dichiara Fabrizio Potetti (Fiom): «L’esecutivo finora è stato assente. I progetti ci sono, manca la volontà politica».
E non si può dire che le lavoratrici e i lavoratori di Agile ex-Eutelia non siano dei resistenti, sono ormai otto anni che lottano e non si stancano di ricordare al MiSE i suoi impegni, eppure semplicemente chiedono che vengano rispettati gli accordi con i quali i vari ministri e viceministri negli anni si son fatti belli, salvo poi deluderli puntualmente. La prova di resistenza è questa ennesima manifestazione a Roma, con rappresentanti anche da Torino e da Ivrea.
Anche il comunicato sindacale unitario ribadisce questa situazione, «Ricordiamo che, dopo la bancarotta fraudolenta che ha gettato in strada duemila famiglie, i lavoratori non si sono mai rassegnati al sostegno economico ma hanno cercato in questi anni molte soluzioni alla loro condizione. (…) ma la brusca interruzione del tavolo di confronto ha lasciato ancora circa 400 lavoratrici e lavoratori senza soluzione.»
Per questo i lavoratori tornano oggi in piazza, per chiedere la riapertura del confronto sulla base delle proposte già condivise in sede istituzionale:
- il monitoraggio dell’accordo Infracom, rispetto al reimpiego di personale nel progetto di estensione della “banda larga”
- il progetto relativo al reimpiego nelle imprese sottratte alle mafie e nei progetti con l’Enea, nell’ambito del risparmio energetico
- la possibile stabilizzazione dei lavoratori che hanno svolto attività di tirocinio presso i tribunali (ce ne sono anche nel Tribunale di Ivrea)
- l’applicazione di ulteriori salvaguardie ai lavoratori più vicini alla pensione e affinché vengano assicurate forme di reddito a chi ha perso qualsiasi sostegno.
Vi proponiamo alcune foto in tempo reale dal presidio di via Molise davanti al Ministero dello Sviluppo Economico (ore 15:00) accompagnate da un messaggio: «Le lavoratrici ed i lavoratori Agile ex Eutelia non mollano! @teresa bellanova non ti serve prendere il treno per incontrare i lavoratori basta un semplice ascensore». E ci arriva ora la notizia che una delegazione di lavoratori è appena salita nelle stanze del Mise. Seguiremo la vicenda, come abbiamo sempre fatto fin dall’inizio della lotta di questi lavoratori che nel novembre 2009 per tentare di salvare il lavoro occuparono per quattro mesi tutte le sedi in Italia, anche a Ivrea al Business Park (sic), oggi molto poco business.
Ultim’ora: finalmente attorno alle 18 la delegazione è uscita dall’incontro con la data di convocazione del tavolo: mercoledì 22 novembre. E c’era bisogno di far andare a Roma i lavoratori per mettere in agenda un incontro dovuto?
Cadigia Perini
Foto di Gloriana Bracale