Proseguono gli incontri del ciclo “A Ivrea si può fare”. Mercoledì 28 marzo il penultimo incontro su welfare diffuso e politiche di inclusione sociale
Si terrà oggi mercoledì 28 marzo, alle ore 20.30 allo Zac d’Ivrea il penultimo incontro del ciclo di appuntamenti intitolato “A Ivrea si può fare“.
Nei precedenti incontri si era discusso di ambiente, qualità dell’aria, scuola per la comunità e politiche del cibo. Questa volta, con la partecipazione della sociologa Chiara Saraceno e e la presidente del consorzio In.Re.Te. Ellade Peller si cercherà di individuare i bisogni del territorio e gli obiettivi prioritari per una politica sociale più inclusiva e partecipata.
Il sistema del welfare così come l’abbiamo conosciuto è in crisi profonda. I motivi di questa crisi sono molti e complessi, ma alcuni si possono riconoscere facilmente.
Le nostre società sono frastornate dagli effetti di una crisi economica ormai strutturale, che attraversa tutto il modello capitalistico di produzione, con le sue conseguenze di disoccupazione e disuguaglianza sempre crescenti; sono trasformate da un cambiamento demografico senza precedenti, che vede aumentare le aspettative di vita, ma anche calare drasticamente la natalità e l’apporto delle giovani generazioni; sono interpellate dalle sacrosante richieste di speranza e di vita dei popoli che pagano il prezzo più alto dello “sviluppo”, sotto forma di sfruttamento e di guerra.
Di fronte a problemi e cambiamenti così imponenti è inaccettabile lasciar morire gradualmente le vecchie forme di protezione sociale, senza pensare di sostituirle, ma è anche insufficiente rincorrere timide soluzioni che riescono a malapena a riparare le falle più evidenti.
Occorre invece raccogliere la sfida della crisi per ripensare profondamente il sistema del welfare, da una parte individuando quei servizi essenziali che uno stato deve garantire ai propri cittadini e che si devono ad ogni costo tutelare, dall’altra immaginando nuove forme di mutualità e di solidarietà, costruite dal basso, per combattere gli atteggiamenti di delega e passività e rendere ciascuna comunità più responsabile e resiliente. Serve una rivoluzione culturale, uno slancio verso il bene comune, che si deve esprimere a tutti i livelli, dalle politiche nazionali a quelle più locali, perchè il nostro paese e le nostre città siano davvero “per tutti”.
Se ne discuterà allo ZAC, mercoledì 28 marzo, alle 20,30, con il quarto appuntamento del percorso “A Ivrea si può fare” e lo si farà con l’aiuto di due esperte di politiche sociali, Ellade Peller, da anni presidente del Consorzio Socio-assistenziale In.Re.Te., a cui verrà chiesto di individuare i bisogni prioritari e le risorse del nostro territorio, e Chiara Saraceno, Sociologa della famiglia, che cercherà di delineare le forme e i modi di un nuovo welfare, capace di rispondere alle sfide del presente e di guardare con fiducia al futuro. Con loro, e con tutte le associazioni, le strutture e i singoli cittadini che già qui e ora stanno lavorando per rendere più inclusiva e solidale la nostra comunità, ci piacerebbe iniziare a tracciare la direzione per una politica sociale condivisa per la nostra città, in favore di tutte le fragilità.