EGIDIO BONFANTE. Un caleidoscopio di ritmi colori e atmosfere, dal 17 marzo al 14 luglio 2018 al Museo Civico P.A.Garda, Ivrea
Una doppia inaugurazione quella di sabato 17 marzo al Museo Garda: alle 17 quella della mostra di Bonfante, alla presenza delle figlie dell’artista, alcune nate proprio ad Ivrea, che hanno letto alcuni brani dell’autobiografia Il dolce tempo della grande estate, edito dall’Archivio Storico Olivetti, con la descrizione del periodo trascorso a Marina di Massa per dipingere le pareti della colonia Olivetti e delle serate organizzate per i bambini da Bonfante stesso. Un artista a tutto tondo Bonfante, prestato all’industria ma attivo nel design, nella pubblicità, nell’architettura, nella critica. A Ivrea sono esposte grandi tele dedicate alla amata Venezia, dove l’abilità cromatica di Bonfante si diverte anche ad utilizzare, oltre ai pennelli e al collage, anche solo tappi di bibite di tutti i colori, sufficienti per ricreare il gioco di luci e linee dei palazzi sulla laguna.
Sempre sabato, ma alle 19, nelle sale del museo un’anteprima del Open Jazz Festival ha presentato una originale performance musical-coreutica che ha visto impegnati il rinomato quartetto Enten Eller in collegamento con tre danzatrici e un danzatore, dislocati in vari spazi del museo. Diverse le intenzioni, le attitudini, le intensità e i gesti in una improvvisazione di grande fascino anche per l’inconsueto contesto che fungeva da sfondo e da co-interprete e una ottima anticipazione del programma del Festival che vedrà il suo fulcro nel prossimo fine settimana.
Francesco Curzio
Dalla presentazione della mostra:
Il Museo Civico Pier Alessandro Garda, in collaborazione con Francesca, Paola e Valeria Bonfante, l’Associazione Archivio Storico Olivetti e l’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, presenta a Ivrea una mostra dell’artista trevigiano Egidio Bonfante.
La mostra s’inserisce nel progetto “Interpreti del contemporaneo” finanziato con il bando Esponente della Fondazione CRT, già avviato a giugno scorso con l’esposizione di alcune opere di Lorenzo Mattotti.
La scelta di proporre al pubblico l’opera di Egidio Bonfante fa parte di un progetto di valorizzazione della cultura olivettiana in sintonia con la Candidatura Unesco di “Ivrea Città Industriale del XX secolo”.
Egidio Bonfante ha lavorato per e con l’Olivetti a partire dal 1948. Viene incaricato dall’azienda eporediese di studiare la nuova veste grafica della rivista Comunità. È l’inizio di un’intensa attività nel settore dell’industrial design: progetta negozi ed esposizioni in varie parti del mondo, oltre a libri e manifesti, continuando parallelamente la sua ricerca artistica, incentrata sulla resa di un soggetto ispiratore quale Venezia, la città a lui più “congeniale”, la città architettonica dove ha sottolineato Ragghianti “la stratificazione millenaria, nell’immutabilità di alcuni rapporti essenziali, ha ancorato ad alcuni ritmi di base le composizioni, ad alcuni elementi modali, le strutture e le loro presentazioni in facciata. Bonfante scarta la Venezia delle “vedute”, la Venezia prospettica dei grandi canali, la Venezia della sfilata mobile sull’acqua-strada. La visione originaria già così rapportata in distribuzione e piani estremamente semplici, dove si concentra spontaneamente ed emerge puntuale il dettaglio con tutto il vigore conferitogli dalla circostante ampiezza, a Venezia diventa scelta di una parete articolata in telai armonici, in cadenze misurate e musicali; cioè la visione si concentra, esclude ogni relazione dispersiva, si circoscrive in una partitura compositiva dove il calcolo rapido dell’asimmetria (provato da molti disegni) consente una più viva, spesso animata, vibrata convergenza di fattori, in un’immagine conclusa, ma sospesa e senza vuoti.”
La selezione di opere di Egidio Bonfante non ha la pretesa di proporre un’antologica della sua produzione, ma piuttosto di cercare di puntare l’attenzione e far emergere la sua curiosità, la sua freschezza inventiva e il suo spirito giocoso, le tappe della sua personale ricerca artistica.
Le opere presenti in mostra appartengono alle figlie Francesca, Paola e Valeria, così come alcuni materiali e disegni che arricchiscono il percorso espositivo. Per la prima volta sono inoltre presentate al pubblico alcune agende Olivetti su cui l’artista trevigiano amava schizzare e annotare i suoi studi, agende e altre pubblicazioni gentilmente concessi dall’Associazione Archivio Storico Olivetti.
Completa la mostra un filmato curato dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa che presenta istantanee della vita dell’artista, momenti intimi e familiari e un secondo filmato Cosmotronic, realizzato per la Olivetti nel 1970 da Adolfo Fogli e Egidio Bonfante.
In occasione di questa mostra temporanea viene riallestita la collezione Guelpa-Croff. Il pubblico potrà nuovamente fruire di capolavori come il caravaggesco San Sebastiano trafitto dalle frecce, Mare tranquillo dell’impressionista belga Stevens e Pesche sulla frasca o Bosco di lauri di Giorgio De Chirico, a cui si aggiunge una selezione di pastelli nebbiosi e sfumati di Vittorio Falletti.
EGIDIO BONFANTE Un caleidoscopio di ritmi colori e atmosfere
Museo civico Pier Alessandro Garda (Piazza Ottinetti), Ivrea (TO)
17 marzo 2018 – 14 luglio 2018
Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00;
giovedì dalle ore 14.30 alle ore 18.30
sabato dalle 15.00 alle 19.00
prima domenica del mese dalle ore 15 alle 19
Ingresso: intero: 5 €; ridotto: 4 €
Informazioni: Tel. 0125.634155; [email protected] Sito internet: www.museogardaivrea.it
Alle ore 19 arricchirà l’inaugurazione della mostra
Enten Eller
Minótauros
Progetto per quattro musicisti e quattro danzatrici
Alberto Mandarini: tromba, Maurizio Brunod: chitarra
Giovanni Maier: contrabbasso, Massimo Barbiero: batteria
Dance Giulia Ceolin, Roberta Tirassa, Sara Peters , Tommaso Serratore