Martedì 10 ottobre 2017 ore 15.00, 17.10, 19.20, 21.30
Mercoledì 11 ottobre 2017 ore 15.30, 18.00
titolo originale Get Out / regìa Jordan Peele / sceneggiatura Jordan Peele / fotografia Toby Oliver / musica Michael Abels / montaggio Gregory Plotkin / scenografia Rusty Smith / costumi Nadine Haders / interpreti Daniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford, Catherine Keener, Caleb Landry Jones, Stephen Root, Lakeith Stanfield (Lakeith Lee Stanfield), Lil Rel Howery, Betty Gabriel, Marcus Henderson, Ashley LeConte Campbell / produzione Blumhouse Productions, QC Entertainment / origine USA 2017 / distribuzione Universal Pictures International Italy / durata 1 h e 43’
Il nero Chris è arrivato al fatidico incontro con i genitori della fidanzata bianca Rose, e viene invitato a trascorrere un fine settimana a casa loro. Dopo l’iniziale comportamento accomodante della famiglia, Chris fa una serie di scoperte sempre più inquietanti.
Scappa – Get Out, primo film di Jordan Peele (…), è un horror, degno erede dei thriller paranoici in stile John Carpenter. Lo ha prodotto la Blumhouse, quella della serie Paranormal Activity, ma il suo linguaggio è all’opposto dei film precedenti: misurato, accurato, abile a creare malessere senza ricorrere a trucchi da baraccone. (…) il film è un geniale ibrido che contraddice le aspettative con sorprese continue, ma senza mai nuocere alla coerenza narrativa. Se tratta apertamente di razzismo, anzi di una forma inedita di neoschiavismo, lo fa in maniera tutt’altro che semplificatoria. Tirando in ballo la feticizzazione (razzista) del black people: i neri sono più bravi nello sport, più dotati sessualmente ecc. E soprattutto non facendo degli americani bianchi e ricchi dei fautori di Trump o della Palin. Anzi.
(Roberto Nepoti)
Nell’improbabile punto d’incontro tra Indovina chi viene a cena?, The Stepford Wives e White Dog di Samuel Fuller, è nata una stella. Si chiama Jordan Peele (…). Per la prima volta dietro alla macchina da presa, sponsorizzato dal produttore di Split e dei The Punge, Jason Blum, per la Universal, Peele ha scritto e diretto quello che, prima ancora di essere arrivato in sala, è risultato il film meglio recensito dell’anno. Una commedia orrorifica con artigli che in una produzione da studio non si vedevano da tempo; una satira affilatissima che contrasta l’onda buonista di certo contemporaneo black cinema e (se ce ne fosse stato bisogno) l’ennesima prova che l’America post racial esiste solo in qualche spot pubblicitario sulla MSNBC. (…) La scelta geniale di Jordan Peele (…) è quella di non affondare i denti nella preda facile, scontata, del razzismo redneck, confezionato per la caricatura, ma nelle carni più insospettabili (e, si vedrà, molto più perverse) della borghesia colta e liberal. Prima dell’entrata in scena dello splatter vero e proprio (…), è il disagio che invade Get Out, come un virus, in un mix di satira e paura che ricorda l’exploitation antirazzista di Larry Cohen.
(Giulia D’Agnolo Vallan)
(…) conflitti etnici e tensioni razziali, recrudescenze fasciste e spettri massonici. Un Indovina chi viene a cena?, insomma, riveduto e (politicamente) scorretto, che nella cornice horror distopica trova qualcosa di autenticamente disturbante, nonché novità di genere apprezzabili, dalle musiche survoltate (Michael Abels) allo humour da ‘buddy movie’. Non mancano i difetti, ma i pregi li minimizzano: accorrete.
(Federico Pontiggia)