Conclusa la seconda edizione di Racconti al futuro, laboratorio di drammaturgia curato da Laura Curino
Partire dal passato per immaginare un futuro: nasce da questa intuizione il titolo di “Racconti al futuro” dato da Laura Curino al laboratorio di drammaturgia giunto quest’anno alla seconda edizione.
Il laboratorio, curato dal Contato del Canavese, che due anni fa chiamò la stessa Curino a dirigere il Teatro Giacosa, si propone di formare non degli attori ma dei raccoglitori e raccontatori di storie riguardanti tutto il territorio del Canavese, che infatti ha visto nascere personaggi di primo piano già nei secoli passati, spesso misconosciuti o dimenticati in questi nostri giorni così pieni di tecnologia ed effimero.
I racconti, costruiti per essere letti teatralmente, sono stati proposti poi in sedi sempre diverse, per contribuire anche così a una riappropriazione del proprio territorio: la vecchia Sinagoga, la Chiesa di San Gaudenzio, il cortile del Museo Garda, la Chiesa di Santa Croce, il Teatro Giacosa.
I personaggi scelti spaziano dall’anno 1000 ai giorni nostri: l’anno scorso fu la volta della leggenda canavesana sulla Regina Ypa, le Streghe in Canavese, Filippo Aglié e Madama Reale, la pellagra narrata dal medico Boerio, il palio delle meretrici, l’archeologo Luigi Palma di Cesnola, Eleonora Duse, Arrigo Boito e Giacosa, Pietro Fumel e la lotta al brigantaggio, l’inventore Antonio Michela Zucco, la tragedia al lavoro delle fiammiferaie di Rocca, la ballata di Elvira e Giaculin, il contadino soldato Nino, l’eroismo di Carlo Angela, padre di Piero, Guglielmo Jervis, la top manager Marisa Bellisario.
Quest’anno la scelta è caduta sul vescovo Warmondo, la Marchesa Anna Luisa di Vallesa alla cartiera di Parella, il Conte Federigo Scoplis, Bernardino Michele Maria Drovetti, Guido Giacosa, padre di Giuseppe, Pier Alessandro Garda, l’emigrante Giovanni Morello, il filosofo Piero Martinetti, la teologa Adriana Zarri, il pittore e giornalista Carlin Bergoglio, il coro La Rupe, gli imprenditori Ali Reza Arabnia, Brunello Cucinelli, Enrico Loccioni.
Molti nomi non vi dicono niente? Uno degli obbiettivi di questo lavoro è anche di ritrovare personaggi che a loro modo sono stati importanti e anche decisivi e possono aiutarci a costruire una nuova consapevolezza delle potenzialità di questo territorio.
Questo primo nucleo di racconti verrà probabilmente raccolto in una unica pubblicazione mentre l’intenzione di Laura Curino, coadiuvata nella conduzione del laboratorio da Beatrice Marzorati, è di continuare l’anno prossimo, l’appuntamento è a maggio 2018, con nuove storie e nuovi (o vecchi) partecipanti.
Nel frattempo alcuni Comuni vorrebbero ospitare i Racconti al futuro sul proprio territorio: i racconti cominciano a vivere di vita propria.
Francesco Curzio