Il quartiere olivettiano e la sua comunità diventano un video dell’artista Paola Risoli. Un lungo work in progress che merita uno sforzo finale.
A Ivrea c’è stato un “prima dell’Olivetti”, un “durante l’Olivetti” e un “dopo l’Olivetti”. Ormai siamo completamente in questa ultima fase eppure l’impronta della seconda è ormai saldamente impressa nella città, non solo nella zona industriale diventata recentemente Patrimonio Unesco.
La visione olistica di Adriano non si fermava infatti alla produzione e ai suoi naturali complementi (stabilimenti, ricerca, formazione, design, pubblicità, rete vendita, ecc.) ma si allargava alla realizzazione di servizi per i dipendenti e la “comunità” di tutto il territorio. Ecco quindi gli asili, le scuole, i servizi culturali, le abitazioni, i nuovi quartieri cittadini.
Al contrario dei palazzoni popolari tipici di altre realizzazioni sorte in Italia nel periodo della espansione demografica degli anni ’50 e ’60, a Ivrea il quartiere Bellavista viene concepito con palazzine a un piano, luminose e immerse nel verde, con una piazza e i negozi intorno, palestre, scuole e campo sportivo.
La disposizione ariosa ma compatta e ricca di strutture sociali comuni ha permesso negli anni la nascita di associazioni e comitati di quartiere, a differenza di quasi tutte le altre zone della città, e negli ultimi anni anche l’integrazione di persone immigrate di prima e seconda generazione.
Tutto questo non è sfuggito all’occhio attento e creativo di Paola Risoli, artista che spazia dalla fotografia alla scultura, al cinema e video, che da qualche anno si è trasferita proprio a Bellavista.
Seguendo la sua vena di documentarista in ambito sociale Risoli ha iniziato un lavoro, ancora in corso, che collega l’attività e le aspettative dei giovani abitanti del quartiere con le possibilità aperte da una urbanistica comunitaria come quella concepita da Olivetti e dal suo Piano regolatore.
Come scrive Risoli, con l’urgenza di “riflettere la bellezza di ciò che si vede, le presenze di Adriano: un quartiere popolare periferico dove ancora si abitano le case, si vivono gli spazi, la tanta luce, il verde, i servizi” e quella di “dare voce, spazio espressivo ai giovani, bellezza, patrimonio dell’umanità, incommensurabile patrimonio, che ci stiamo perdendo, coinvolgendoli attivamente attraverso scrittura, riprese, montaggio, suono. Percorrere la strada poco praticata di uno scambio e un fare insieme tra generazioni diverse, quella dell’artista e dei suoi collaboratori, e quella dei ragazzi (16 -29 anni).”
Il lavoro comincia nel 2019 contattando alcuni ragazzi residenti, poi nel 2020, con tutte le difficoltà della pandemia, inizia la collaborazione con l’associazione di quartiere Bellavista Viva e poi con l’Associazione Archivio Storico Olivetti e con Archivio Nazionale Cinema Impresa, per l’acquisizione di filmati di repertorio e documenti storici sulla nascita del quartiere.
Nel 2021 una prima bozza è stata proiettata in piazza I maggio, seguita da un dialogo con la popolazione, nell’ottobre 2021 proiezione di un nuovo work in progress: Bellavista worksite_presenze di Adriano, presentato poi nel 2022 all’interno del Torino Urban Lab con un contributo video di Mimmo Calopresti, che poi ha voluto essere coinvolto anche nella riflessione generale sul progetto e nello scambio con i giovani, con i quali è entrato in contatto.
Un lavoro lungo quindi, caratterizzato da tanti incontri e interviste con gli abitanti del quartiere e i ragazzi che si sono via via impossessati anche della parte creativa e realizzativa.
Un lavoro che però è ancora incompiuto e necessita di un contributo economico che permetta di portare a termine l’importante fase di postproduzione, compreso il sonoro e la scelta e il montaggio di tutto il materiale girato e raccolto da Paola Risoli e che potrebbe coinvolgere gli stessi ragazzi protagonisti che alla produzione video ormai si sono appassionati.
Per chi volesse approfondire: www.paolarisoli.com, e in particolare cantiere-citta-delluomo .
Per una Ivrea orgogliosa non solo del suo passato industriale ma anche del suo presente urbanistico e nella quale i giovani sono per una volta protagonisti attivi, la realizzazione del filmato, da presentare poi anche a pubblici molto diversi e lontani come quello dei festival, dovrebbe diventare un obiettivo da raggiungere assolutamente.
Francesco Curzio
Per chi vuole vedere l’anteprima di un nuovo lavoro di Paola Risoli, sabato 7 dicembre alle 21 nell’ambito dei festeggiamenti per i 10 anni dello Zac! Paola Risoli presenterà l’anteprima del filmato Rigenerazione umana, immagini e interviste sulla eterogenea e vivace comunità cresciuta attorno alla “Zona attiva di cittadinanza”.