Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto. Manifestazione a Torino in piazza Carducci, alle ore 14, promossa dal Comitato piemontese per il diritto alla tutela della salute e alle cure.
Continuano e sono oltre cinquanta le diverse realtà piemontesi, tra ordini, sindacati, associazioni, comitati e tanti cittadini, che hanno risposto all’appello per la manifestazione in difesa del servizio sanitario pubblico e per il diritto alla tutela della salute e alle cure
Nato poco più di un mese fa per iniziativa di sindacati, lavoratori ordini professionali, associazioni e pazienti, il Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure è il promotore di questa manifestazione (sabato 27 maggio a Torino) in difesa del diritto costituzionale alla sanità pubblica, e per contrastare la tendenza alla privatizzazione.
Il Comitato piemontese rappresenta un nuovo largo fronte per contrastare le politiche che negli anni hanno apportato tagli alla sanità. Il Def, appena approvato dal governo, ne è un’ulteriore dimostrazione: circa un 6.2% del Pil andrà a favore della sanità pubblica nei prossimi anni, a fronte di una media europea del 10%.
“La sanità pubblica deve tornare a essere una priorità. Vanno spesi tutti i soldi necessari”, è l’indicazione di Giorgio Airaudo, segretario della Cgil Piemonte, alla presentazione del Comitato davanti all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
Dalle liste d’attesa lunghissime, alla mancanza di personale sanitario, all’insufficienza di letti ospedalieri. L’elenco degli ostacoli sulla strada della salute è lungo. Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei medici di Torino, spiega così la situazione: “Oggi noi medici non riusciamo a garantire la qualità del diritto alla salute. Questo crea una ferita morale che genera un’insoddisfazione generale e un distacco dei medici dal proprio luogo di lavoro”.
Mentre Libera chiede più trasparenza nella conoscenza dei dati e dei fondi, in modo fruibile e accessibile a tutta la cittadinanza, per impedire le ancora presenti infiltrazioni della mafia e della corruzione all’interno del sistema sanitario. E Chiara Rivetti, segretaria regionale di Anaao Piemonte, sottolinea che il Comitato e la manifestazione sono solo un punto di partenza “per non abituarsi a dover attendere 12 mesi per una visita e per tornare a garantire le cure e il diritto a non ammalarsi che solo il settore pubblico può tutelare”.
L’articolo 32 della Costituzione che “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti” è alla base di questa prima manifestazione convocata a Torino dal Comitato piemontese per Sabato 27 maggio alle ore 14, in piazza Carducci (davanti alle Molinette).
Le adesioni alla manifestazione (che continuano ad arrivare al Comitato) alla data del 22 maggio erano quelle di: Libera Piemonte – Anaao – Cimo – Aaroi Emac – Fvm – Fassid – Fimmg – Smi – Sumai – Ordine dei Medici Chirurghi e Degli Odontoiatri di Torino – Cgil Piemonte – Fp Cgil Piemonte – Fials Piemonte – Nursind Piemonte – Nursing Up Piemonte – Fp Cgil Medici Piemonte – Fondazione Promozione Sociale – Medicina Democratica – Federconsumatori – Cittadinanza Attiva – Se Non Ora Quando – Comitato Salute Pubblica Alto Canavese – Movimento Diem25 – Attac – Volere La Luna – Prospettive Comuni – Camminare Insieme Odv – Grls Piemonte Gruppo Regionale Immigrati E Salute – Associazione Telefono Rosa Piemonte – Associazione Medici Per L’ambiente Isde – Casa delle Donne Torino – Ordine Professioni Infermieristiche Opi – Tribunale dei Diritti del Malato – Associazione +Diritti – Associazione Salute Diritto Fondamentale – Cipes – Osservatorio 21 – Ordine Degli Psicologi – Torinoviva – Soms Settimo Torinese – Salviamo L’ospedale Civico – Ordine Tsrm Pstrp Torino Aosta Alessandria Asti – Snami – Auser Piemonte – Ido Onlus – Comitato Avigliana Città Aperta – Arci Piemonte – Comitato per l’ospedale di Ivrea e Canavese – Unione Popolare Ivrea e Canavese – Azione Sanità Regionale Piemontese – Associazione Culturale Rosse Torri Ivrea- Ordine dei Farmacisti – Ordine dei Biologi.