Il Movimento Nonviolento invita, in particolare i giovani, all’evento musicale-letterario che si terrà domenica 29 maggio, con inizio ore 15:30 e ingresso libero, presso il salone del Canoa Club di Ivrea, via Dora Baltea 1/d Ivrea.
Questo incontro vuole essere una ulteriore voce per riflettere sulla guerre che si stanno combattendo, in Ucraina e nel resto del mondo. La pace garantita dalla fine della Seconda guerra mondiale era fondata sulla minaccia di una guerra nucleare, una pace intesa solo come assenza di guerra aperta tra i due blocchi, oriente-occidente, ma questa pace non ha impedito che si siano combattute centinaia di guerre, che si sia alimentata la corsa agli armamenti, stimolando la ricerca di nuovi sistemi d’arma per aggirare i limiti imposti dai trattati internazionali. Il principio fondamentale dell’armamento nucleare è che esso non è fatto per essere utilizzato, ma solo per dissuadere l’avversario. Ma questa è una scommessa sulla nostra esistenza e su quella dei nostri figli, una scommessa che noi mettiamo nelle mani di alcuni uomini, della cui ragionevolezza saranno sempre legittimi i dubbi. La Storia è così piena di violenza che arriviamo a credere che essa sia innata nell’uomo.
Ma non è così, non è la violenza a essere inscritta nella natura umana, bensì più precisamente è l’aggressività; quest’ultima certamente è connaturata all’uomo. L’aggressività è un modo per affermare sé stessi, un modo per rivendicare diritti, ma non necessariamente si deve manifestare con la violenza. L’ aggressività, che è presente in ciascuno di noi, bisogna disciplinarla, controllarla, in modo che si manifesti con mezzi meno distruttivi. Quando si dice che il fine giustifica i mezzi bisogna anche chiedersi se il fine giustifica qualunque mezzo. Questo non è solo un problema morale, è anche un problema di concretezza, perché la scelta dei mezzi sarà essenziale alla realizzazione di quel fine.
Gandhi diceva: il fine è nei mezzi come l’albero è nel seme.
Simonetta Valenti, Lisa Gino e Agostino Roncallo, offriranno spunti di riflessione intervallando l’evento musicale con la lettura di brevi testi inerenti al tema della nonviolenza. La parte musicale sarà a cura del cantautore Skulla, con la sua chitarra classica, zappata, sfregata, accarezzata: voce liberatoria, istintiva, all’antica, con ritmo di mano e di piede. Skulla propone il suo personale repertorio di canzoni: un viaggio passionale tra ritmi, note, vocalizzi evocativi, visioni del presente e del futuro. Narra immagini dell’uomo, sfoghi ancestrali, serenate e temporali. Esprime la gioia di essere, urla dissensi, condanna nocività, ironizza piccole tragedie. Energia e delirio, il canto della ribellione, la follia, la ragione; un inno alla libertà, all’amore ed alla consapevolezza, ma anche un’amorevole critica verso le oppressioni dei nostri tempi. E’ da ascoltare: una voce alternativa nel campo musicale.
A conclusione dell’evento sarà proiettato un documentario sulla resistenza civile in Danimarca all’occupazione nazista durante la Seconda guerra mondiale.
Comunichiamo inoltre che, nel parco Dora Baltea, a latere della manifestazione e a ingresso libero e gratuito, i bambini e i ragazzi potranno cimentarsi in giochi creativi e cooperativi a cura degli educatori del centro estivo “Estate Giovani R. Buracco”, e, aperto a tutti, un inconsueto laboratorio di songwriting con il musicista Fabrizio Zanotti, un momento di ricerca e cooperazione per creare insieme una canzone contro tutte le guerre.