Giovedì 21 Aprile, 20.30, allo ZAC! la presentazione del libro di Massimo Recchioni “Una svedese in guerra – La storia de L’Agnese va a morire”
Il libro di Massimo Recchioni* “Una svedese in guerra – La storia de L’Agnese va a morire” (Solfanelli editore) offre una occasione di coniugare e di rimarcare, in occasione del prossimo 25 aprile, quel pezzo fondamentale della nostra storia che fu la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo.
Il libro è il racconto del viaggio che l’autore intraprende nel 2021, insieme al regista Giuliano Montaldo e alla moglie Vera Pescarolo, verso Alfonsine, in Romagna, ripercorrendo le tappe del film L’Agnese va a morire, del 1976, primo film italiano sulla Resistenza con una donna protagonista, così come lo fu l’omonimo romanzo autobiografico della partigiana Renata Viganò. Il tragitto e il racconto diventano anche una rivisitazione del neorealismo cinematografico italiano.
Preziose le testimonianze all’interno del racconto; tra queste quella di Montaldo, degli attori principali (ricordiamo, oltre a Ingrid Thulin, Ninetto Davoli, Stefano Satta Flores, Ron) e delle persone che collaborarono spontaneamente alla realizzazione del film: abitanti del luogo, partigiani, staffette. “Una svedese in guerra” diventa quindi, inevitabilmente, una riflessione sull’attualità dei valori che quel film rappresentò e sui cambiamenti tuttora in atto nel nostro Paese.
Alla presentazione condotta da Simonetta Valenti, presidente Rosse Torri, sarà presente l’autore Massimo Recchioni. Interviene Mario Beiletti, presidente ANPI Sezione Ivrea e Basso Canavese.
Nel corso della presentazione collegamento con Giuliano Montaldo, regista del film L’Agnese va a morire.
INGRESSO LIBERO
Cinema e Resistenza sono due “materie” da sempre particolarmente vicine all’Associazione Rosse Torri.
* Massimo Recchioni si occupa da anni della Memoria Storica della Resistenza e ha pubblicato, tra gli altri suoi libri, “Francesco Moranino, il Comandante ‘Gemisto’. La criminalizzazione della Resistenza” (la prima edizione nel 2005 e la seconda, aggiornata, nel 2021). Moranino fu organizzatore e comandante della formazioni garibaldine nel Biellese.