Rifondazione contro la decisione della giunta di non sostenere il portierato sociale a Bellavista

Il circolo di Ivrea di Rifondazione Comunista critica senza sconti la decisione della giunta Sertoli di non rifinanziare il servizio di portierato sociale nel quartiere Bellavista. “Un atto grave e miope”. Il comunicato del PRC e il commento dell’Associazione Bellavista Viva, artefice del progetto.

COMUNICATO PRC IVREA

Rifondazione ComunistaLA GIUNTA SERTOLI INTERROMPE IL SERVIZIO DI PORTIERATO SOCIALE A BELLAVISTA. ATTO GRAVE E MIOPE.

La giunta di centro-destra del sindaco Sertoli decidendo di non rinnovare il finanziamento del progetto di Portierato sociale nel quartiere Bellavista compie una scelta politica miope contro una pratica sociale virtuosa ben avviata nel quartiere grazie all’impegno e progettualità dell’associazione Bellavista Viva.

Ancora una volta l’amministrazione di centro-destra di Ivrea, invece di abbracciare e sostenere progetti sociali di alto e provato valore che si ritrovano nella città senza alcuno sforzo progettuale, li ostacolano (pensiamo ad esempio alle difficoltà create allo ZAC!).

Il progetto di Portierato sociale diffuso in diverse città italiane ed europee, dovrebbe essere un pezzo strutturale delle politiche sociali del Comune, e questo era il fine dell’Associazione Bellavista Viva che non intende sostituirsi al pubblico, ma vuole facilitarlo ideando e sperimentando progetti da passare alla gestione una volta collaudati (così come hanno fatto ad esempio con l’ambulatorio infermieristico di quartiere).

E invece l’amministrazione Sertoli ha sbattuto la porta in faccia ad un servizio di utilità sociale tale che se non viene colta ben miopi sono questi amministratori.

Da ottobre 2021 il mancato rifinanziamento, veramente di piccola entità (6mila euro per un anno), ha di fatto interrotto il servizio, non potendo l’operatrice professionale svolgere certo gratuitamente il lavoro che è il suo lavoro. E le prime negative conseguenze sono già palesi.

Non capire che i costi sociali derivanti dalla mancanza di servizi pubblici sono ben più alti dei costi dei servizi stessi, – dichiara Cadigia Perini segretaria del Circolo PRC di Ivrea – perché oltre al costo economico si deve calcolare il costo della rottura di rapporti fragili e in equilibrio precario che se interrotti possono generare a catena danni sociali poi difficili se non impossibile recuperare, è sintomo di una amministrazione poco lungimirante e ben lontana dal conoscere le dinamiche sociali in particolare esistenti nelle periferie. E – conclude Perini – non essere in grado di adottare, di fare proprio, un progetto di cittadinanza attiva come quello del Portierato sociale di Bellavista Viva, per replicarlo in altre aree, significa non assolvere alla funzione di “custode sociale” che pure una amministrazione comunale deve avere.

Il commento di Bellavista Viva

Un ringraziamento particolarmente cordiale al Circolo di Rifondazione Comunista, per la stesura di questo comunicato stampa, che va a descrivere l’utilità del portierato sociale, spinto e voluto dalla nostra associazione, oggi purtroppo non più in funzione per una scelta dell’amministrazione comunale. L’associazione continuerà a sostenere e credere a questo tipo di servizio, di cui i benefici sino a che fosse in funzione, si vedevano molto concretamente. Nel nostro Quartiere sopratutto in alcune aree, di edilizia popolare (ATC), il portierato sociale svolgeva un ruolo di salvaguardia del bene comune, un presidio di legalità, ma sopratutto stare vicino alle persone con difficoltà economiche, di supportare in ogni modo le famiglie, stare vicino agli anziani… Chissà se avverrà un cambio di rotta, molto utile al quartiere, come in alte periferie della città magari. Grazie ancora una volta al Circolo di Rifondazione Comunista.

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