Dal 13 novembre la stagione del Timbro con 5 concerti al Teatro Giacosa e 2 dedicati al contemporaneo al Polo universitario
“Momenti comuni in cui insieme si gioisce, si condividono sentimenti e sensazioni, si pensa e si impara”. Queste semplici parole che aprono il programma della rassegna Gli accordi rivelati riassumono il senso di una manifestazione culturale che da sette anni ha cambiato un po’ la percezione della musica classica ad Ivrea. La sede è sempre, ma quest’anno non solo, lo storico Teatro Giacosa con i suoi velluti e i suoi bei palchi, ma sul palco i giovani concertisti salgono a spiegare i brani anche in jeans e sneakers e il pubblico si sente autorizzato a non sentirsi fuori posto se non ha i capelli bianchi. Gli artisti sono tutti giovani acclamati protagonisti delle stagioni internazionali e il programma viene “rivelato” ai non adepti, cioè tutti noi comuni mortali, dal rodato divulgatore Antonio Valentino, docente al Conservatorio e neo direttore dell’Unione Musicale di Torino, quest’anno presente anche in veste di esecutore con il suo trio.
Novità di questa edizione: oltre ai cinque concerti di musica da camera al Teatro Giacosa la domenica sera ci saranno due concerti di musica contemporanea il sabato sera presso il Polo Formativo Universitario Officina H, in collaborazione con EstOvest Festival.
I cinque concerti al Teatro Giacosa di Ivrea, sempre alle 20.30, saranno preceduti, come da tradizione della rassegna, dalla guida all’ascolto dalle 19.00 alle 19.40. Per le difficoltà legate alla pandemia non sarà possibile allestire il buffet nell’intervallo ma ci sarà comunque il tempo, tra lezione e concerto, di uscire dal teatro per una sosta nei locali circostanti.
La Stagione si avvale del contributo del Comune di Ivrea tramite la Fondazione Guelpa già erogato l’anno precedente ma mai utilizzato per la sospensione di tutte le attività di spettacolo, oltre a quelli della Regione e della Fondazione CRT.
Primo spettacolo il 21 novembre con il Trio Sitkovetsky, con un programma romantico e tumultuoso; suoneranno i Fantasiestucke op.88 di Schumann ed a seguire l’imponente Trio di Piotr Ilich Tchaikovsky.
Domenica 5 dicembre ritorna ad Ivrea il Trio Kanon, che eseguirà il trio op.70 n.2 di Beethoven e l’op.65 di Dvorak, un brano ricco di toni folkloristici e dalla grande energia.
Domenica 20 febbraio 2022 il Trio Debussy (il cui pianista è Antonio Valentino, la valente guida musicale) con composizioni di Schumann (op.80) e Brahms (op.87); al centro fra i due brani, un intermezzo più leggero di Haydn.
Quarto incontro, il 27 marzo, con la formazione che non può mancare in una rassegna di musica da camera; il quartetto d’archi. Il Quartetto Lyskamm, che prende il nome in omaggio al fiume Lys, nasce a Milano nel 2008 e da allora mantiene un’attività di altissimo profilo in tutta Europa.
A chiudere la stagione il 10 aprile una formazione nuova; un trio, sì, ma con componenti diverse: Il Trio Eclipse, che oltre al pianoforte e il violoncello avrà il clarinetto al posto del violino; una formazione meno usuale ma con un repertorio prezioso. Il programma ammicca al romanticismo per poi spingersi fino alla musica di oggi.
La collaborazione con EstOvest Festival (partner ormai da alcuni anni della rassegna) prevede due concerti dedicati alla musica contemporanea, che ad Ivrea non può non significare sito Unesco.
In collaborazione col Polo Universitario, gli spettacoli si terranno quindi nei locali dell’Università in via Montenavale alle ore 20.30, e in pieno stile Accordi Rivelati verranno introdotti brevemente da Claudio Pasceri.
Protagonisti del primo concerto, il 13 novembre, saranno quattro giovani professionisti dell’AltreVoci Ensemble, mentre il concerto del 4 dicembre sarà dedicato esclusivamente al clarinetto, grazie al grandissimo Michele Marelli.
Il linguaggio della musica contemporanea è ancora un po’ ostico alle orecchie di chi è abituato a quello classico ma come scrive il curatore del programma, Stefano Musso, “indagare mondi nuovi ed ampliare le proprie possibilità uditive è proprio l’intento di questi appuntamenti. La ricerca e la scoperta sono la chiave per mantenere viva la curiosità, e la curiosità è il pane del nostro cervello”.
Parallelamente agli spettacoli, Il Timbro prosegue nel suo progetto pluriennale di collaborazione con le scuole secondarie di primo grado di Ivrea, già avviato con la Scuola media Arduino. Il progetto quest’anno si allarga ad altri studenti, coinvolgendo la Scuola media Giovanni Falcone di Ivrea e l’Istituto Comprensivo di Pavone Canavese, anche grazie al sostegno del Lions Club che si farà carico di coprire tutti i costi relativi alla gestione, biglietteria ed organizzazione delle serate per gli studenti, visto che tutti i palchi di terzordine del teatro Giacosa saranno a loro riservati.
Francesco Curzio