Venerdì 3 marzo (inizio ore 17) presso l’aula magna di Scienze infermieristiche di Ivrea incontro promosso dal Comune di Ivrea, dalla Cooperativa Alce Rosso e dall’associazione Gessetti Colorati
Uno dei decreti applicativi della legge di riforma della scuola approvati in prima lettura dal Governo il 14 gennaio scorso riguarda il sistema integrato di istruzione per la fascia da zero a sei anni. E proprio di questo si parlerà venerdì 3 marzo (inizio ore 17) presso l’aula magna di Scienze infermieristiche di Ivrea nel corso di un incontro promosso dal Comune di Ivrea, dalla Cooperativa Alce Rosso e dall’associazione Gessetti Colorati
L’iniziativa rientra nel progetto “Racconto d’infanzia”, coordinato da Alce Rosso e sostenuto dal Programma ZeroSei di Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Orizzonti ZeroSei.
Sono previsti interventi di Giancarlo Cerini, ispettore tecnico, esperto di problemi della scuola dell’infanzia e di Umberto D’Ottavio (PD), relatore sul provvedimento presso la Commissione Cultura della Camera.
Gli obiettivi del decreto sono decisamente ambiziosi: si parla ad esempio del “riequilibrio territoriale, con l’obiettivo tendenziale di raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni di età a livello nazionale e la graduale diffusione dei servizi educativi per l’infanzia con l’obiettivo tendenziale di giungere al 75 per cento nei Comuni, singoli o in forma associata”.
Il provvedimento tocca anche direttamente la scuola dell’infanzia, di sui si prevede “la generalizzazione progressiva, sotto il profilo quantitativo e qualitativo”.
E’ prevista anche, a regime, la qualificazione universitaria del personale dei servizi educativi per l’infanzia, mediante il conseguimento della laurea triennale in Scienze dell’educazione ad indirizzo specifico per educatori dei servizi per l’infanzia o della laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria
A sostegno del Piano nazionale per la costituzione del sistema integrato viene creato anche un fondo di 229 milioni all’anno per l’attribuzione di risorse agli Enti locali.
Il provvedimento è molto discusso e sta raccogliendo anche qualche dissenso nel mondo della scuola soprattutto perché c’è il timore che la scuola dell’infanzia ne esca stravolta nella sua identità.
In realtà il decreto ribadisce che la scuola dell’infanzia continuerà a far parte del sistema di istruzione e non si configurerà come “servizio a domanda individuale”.
L’incontro del 3 marzo sarà una occasione importante per chiarirsi le idee e per capirne qualcosa di più.
a cura di Reginaldo Palermo