TAGLIARE I PRIVILEGI NON LA DEMOCRAZIA.
APPUNTAMENTO SABATO 5 E 12 SETTEMBRE IN PIAZZA BALLA.
Il taglio drastico dei parlamentari taglia la rappresentanza dei territori e delle minoranze, non taglia i privilegi né garantisce la qualità degli eletti. Per questo non possiamo che dire NO al referendum del 20 e 21 settembre.
Come Circolo di Ivrea del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea siamo impegnati, come il Partito su tutto il territorio nazionale, nella campagna referendaria sul taglio dei parlamentari.
Siamo nettamente contrari al taglio secco e drastico della rappresentanza parlamentare e invitiamo i nostri iscritti, chi ha a cuore la nostra Costituzione nata dalla Resistenza, alla popolazione tutta di approfondire le conseguenze di un taglio dall’amaro sapore populista.
Invitiamo a votare NO perché:
- Con meno parlamentari aumenterà il potere di pochi che avranno gli stessi privilegi di sempre e saranno sempre gli stessi a essere eletti: quelli scelti dalle segreterie dei partiti, dai poteri forti, fra chi ha più influenza e potere. Volevano tagliare la casta e invece le fanno un grande regalo.
- Il vero risparmio netto è quasi la metà di quello annunciato dai sostenitori del sì. Non 500 milioni, ma 285 milioni di euro per legislatura, pari a 57 milioni all’anno. Si tratta dello 0,007% della spesa pubblica l’equivalente di un caffè (0,95 centesimi) all’anno per ognuno di noi. Il Parlamento vale davvero così poco? Maggiori risparmi si avrebbero riducendo le indennità e privilegi dei parlamentari e tagliando anche i costi del governo. Senza dimenticare che non si risparmia sulla Democrazia.
- Questa riforma non tocca i principali problemi del funzionamento parlamentare. Non taglierà l’abuso del governare a colpi di decreti che precludono la discussione in aula; non aiuterà il lavoro delle commissioni; non velocizzerà l’approvazione delle leggi. E’ una riforma pensata con chiaro sentimento antiparlamentare. Con meno parlamentari sarà sempre più facile per il governo di turno cambiare la Costituzione.
- Non è vero che con la riforma l’Italia si “allineerà” ai maggiori paesi europei. Il taglio di 230 deputati porterà il nostro rapporto a un deputato ogni 151mila elettori: diventeremo il paese con la peggiore rappresentatività tra i 28 dell’Ue. Più è alto il rapporto tra il numero degli abitanti e quello dei parlamentari meno i cittadini sono rappresentati, ogni parlamentare dovrà rappresentare una fetta maggiore di “popolo”. Tra taglio e legge maggioritaria la distanza fra eletti ed elettori diventerà siderale e interi territori, come il nostro Canavese, e minoranze politiche non verranno rappresentati.
A Ivrea sabato 5 e sabato 12 settembre saremo in piazza Balla (angolo via Palestro) con chi oggi come nel 2016 vuole difendere la Costituzione e chiede che venga applicata e non mutilata
Circolo di Ivrea Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
Ivrea, 3 settembre 2020