Si chiama Morenica NET il progetto che, partito ad agosto, avrà anche uno sviluppo invernale
Nel mese di agosto una nuova rassegna teatrale, Morenica NET, ha occupato per 3 serate il cortile del Museo Garda, orfano della manifestazione Ivreaestate, e la programmazione andrà avanti in settembre con due date e poi in altri spazi al chiuso fino al 9 ottobre. La programmazione è curata dalle Compagnie Tecnologia Filosofica e Andromeda, che da anni condividono il Teatro Bertagnolio di Chiaverano e quest’anno hanno scelto di puntare su Ivrea partecipando al bando estivo indetto a luglio dal Comune.
Ne parliamo con Francesca Brizzolara e Renato Cravero di Tecnologia Filosofica/Morenica.
La scelta di puntare a un unico cartellone è stata abbastanza naturale, dopo anni di proficua collaborazione negli spazi e tempi dello stesso teatro. Siamo diversi ma complementari e unirsi permette di offrire un programma più completo e anche di accedere con più possibilità a bandi e contributi che ormai sono indispensabili.
Il progetto non si limita però alla stagione estiva, che è stata anche finanziata dal bando del Comune di Ivrea, ma si estende in quella invernale/primaverile, e in tal senso è stato selezionato come meritevole di sostegno anche dalla Fondazione Piemonte dal Vivo.
Come si articolerà questa seconda parte?
Abbiamo partecipato al bando Cortocircuito della Fondazione PDV con un partenariato tra Tecnologia Filosofica (capofila), Andromeda, Pubblico 08 e la Cooperativa ZAC! ma la definizione del cartellone, che dovrebbe partire a novembre, andrà fatta proprio in queste settimane perché Piemonte dal vivo non è solo un finanziatore ma un coprogettatore con il quale decideremo insieme le migliori strategie e modalità per attuare il progetto presentato. Ora inoltre le difficoltà legate al Covid probabilmente suggeriranno modifiche importanti negli spazi e nelle repliche. Per la stagione invernale gli spazi individuati per ora sono il Teatro di Chiaverano, che Piemonte dal Vivo segue da tempo, il Movicentro ZAC, e il Teatro Giacosa per alcuni appuntamenti particolari su nostre produzioni, senza voler interferire con la loro stagione.
L’ideale sarebbe poter caratterizzare ogni spazio con un tipo diverso di spettacolo, facilitando anche il riconoscimento da parte del pubblico. Allo ZAC un certo tipo di teatro, al Bertagnolio un altro e così via.
In questo senso Ivrea sconta però la cronica carenza di spazi adeguati, se pensiamo che la sola Sala S.Marta è l’alternativa al Teatro Giacosa mentre le sale della Serra giacciono abbandonate e i saloni pluriuso si trovano solo nei Comuni circostanti.
Confrontando la proposta attuale con le stagioni di Morenica a Chiaverano si notano alcune diversità. Se là eravamo abituati a spettacoli più legati a temi sociali o a una ricerca anche stilistica e innovativa, il cartellone attuale sembra invece accontentare più chi cerca l’intrattenimento, scelta legittima ma diversa dalla precedente. Questa è una scelta legata al periodo estivo o dobbiamo rassegnarci a non vedere più in cartellone artisti innovativi e che, facilmente, richiamano meno pubblico?
Questa estate la situazione è stata molto particolare e anche il tempo per preparare il cartellone era limitato. Ci è sembrato giusto riproporre in estiva gli appuntamenti già programmati da Andromeda a Chiaverano e poi saltati, che comunque ben si adattavano a un pubblico estivo. In ogni caso noi contiamo di mantenere la nostra specificità di programmazione, integrandoci con le altre ma senza perdere la nostra, più rivolta all’innovazione e alla ricerca ma proprio per questo più di nicchia. Sarà per noi un obbiettivo cui tendere: accontentare pubblici diversi mantenendo però anche la nostra identità, cui teniamo molto. Un discorso a parte merita la danza che con le recenti disposizioni sanitarie è molto difficile poter proporre per il distanziamento previsto sul palco. Una situazione che speriamo finisca presto.
Torniamo un attimo alle vicende e polemiche più recenti a Ivrea. Quest’anno per la prima volta dopo tantissimi anni non si è svolta la rassegna Ivreaestate, con la quale avevate collaborato anche voi da diversi anni, per il mancato finanziamento da parte del Comune di Ivrea. Nel giustificare la decisione l’Assessora alla cultura ha adombrato anche il sospetto che tra le compagnie in cartellone, come la vostra, e l’associazione Rosse Torri, organizzatrice, gli accordi non fossero chiari :”La proposta presentata è stata articolata in modo sommario, includendo nella programmazione altre associazioni del territorio, sentite le quali si è appreso che erano all’oscuro dell’importo richiesto da parte di Rossi Torri poiché non era stato offerto loro alcun cachet ed inoltre una di queste avrebbe avuto problemi nella rendicontazione qualora il contributo fosse stato attribuito direttamente a Rossi Torri “. Potete dire una parola chiara sulla vostra partecipazione a Ivreaestate 2020?
Come più volte abbiamo detto al direttivo di Ivreaestate, quest’anno col lock down è stato tutto molto più complesso. Gli esiti dei bandi che sostenevano Morenica non arrivavano, e quindi quando è stato presentato il progetto Ivreaestate, noi non eravamo in grado di posizionarci chiaramente, proprio perché non eravamo a conoscenza delle possibilità di svolgimento del progetto Morenica (sia per una questione di budget sia per una questione legata alle restrizioni dovute alla pandemia). Abbiamo dato un’adesione comunque, ma senza che ci fossero accordi preliminari chiari, un‘adesione generale al progetto, come negli anni precedenti, nei quali non ci sono mai stati problemi. Purtroppo per lavorare bene in rete c’è bisogno di tempi più lunghi, e lì i tempi non c’erano per poter discutere e creare un progetto di collaborazione effettiva. L’unica certezza che avevamo era il progetto Morenica-NET che avevamo messo a punto con Andromeda per Cortocircuito di PDV e per numerosi altri bandi (d’altra parte è da gennaio-febbraio che lavoravamo al progetto, visto che i primi bandi erano in quei mesi). E’ vero, noi non sapevamo i particolari del contributo chiesto al Comune di Ivrea da Rossetorri, Associazione con la quale comunque negli anni abbiamo potuto collaborare in modo proficuo.
Purtroppo gli enti sono sempre più esigenti: richiedono la presentazione di progetti precisi… almeno noi cominciamo a ragionarci dalla stagione precedente… per portarci avanti e essere il più esaustivi possibile. E per quanto riguarda la rendicontazione, questa fa parte di quello che l’ente finanziatore traccia come condizioni del finanziamento, per tutti i bandi è così (ma qui non c’era nessun bando in corso, ndr). Certo, forse il Comune probabilmente ha più difficoltà ad accettare che un soggetto collabori con diversi altri e quindi sia presente in più progetti, … insomma è un argomento complesso da trattare qui.
Saremmo stati tutti più contenti se il bando del Comune di Ivrea fosse uscito prima.. ma credo che l’interruzione del Covid abbia contribuito a rallentarne la sua pubblicazione.
Comunque ci auguriamo che il progetto di Ivreaestate possa ricucire un dialogo con il Comune per rilanciare l’iniziativa. Sicuramente l’estate eporediese si merita un cartellone ricco di proposte in cui le varie realtà del territorio possano portare qualità e competenza per attirare un pubblico sempre più numeroso.
In attesa quindi del nuovo programma che, Covid permettendo, coprirà la stagione invernale, torniamo agli spettacoli ancora programmati all’aperto.
Domenica 6 settembre la Compagnia Andromeda sarà in scena con uno spettacolo-tributo a Lucio Dalla: Più forte ti scriverò, già presentato due anni fa a Chiaverano. “la nostra è una rivisitazione dei testi di Dalla, dice Matteo Chiantore di Andromeda, che compone tante storie di solitudine, tema spesso toccato da Dalla, con una miscela di canto, danza e recitazione e nuovi arrangiamenti che non riproducono fedelmente quelli originali, grazie al supporto indispensabile e insostituibile delle chitarre di Marco Ghiringhello.
Il programma proseguirà poi il 13 settembre con Andromaca dei Sacchi di sabbia, il 24 settembre alla Facoltà di infermieristica Global work di Tecnologia filosofica, il 26 settembre Direction home delle Voci del tempo e il 9 ottobre allo ZAC Baci da Polignano con Luca Bianchini.
Tutto il programma: Morenica_NET Estate – settembre
Francesco Curzio