Aperta dalla Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora e sostenuta dalla Città Metropolitana la campagna di raccolta fondi destinata ad aiutare le persone senza fissa dimora
In queste settimane in cui dovunque leggiamo e scriviamo #iorestoacasa – perché rimanere nel proprio domicilio è indispensabile per contenere gli effetti dell’epidemia di coronavirus – c’è chi a casa non può stare, semplicemente perché una casa non ce l’ha: sono le persone senza dimora. A loro è destinata una campagna per la raccolta di fondi, a cui si può partecipare collegandosi al sito:
https://www.eppela.com/it/projects/27317-io-non-posso-restare-a-casa-come-devo-fare.
La campagna – che la Città metropolitana di Torino sostiene e rilancia – è stata aperta dalla Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora-fio.PSD che a Torino conta tra i suoi soci anche il Comune, la Caritas diocesana e diverse cooperative; li supporta Eppelà, una realtà che si occupa di crowdfunding e che si è messa a disposizione gratuitamente per raccogliere fondi destinati all’acquisto di materiali utili per affrontare l’emergenza sanitaria (mascherine, tute, termometri…) e al supporto dei presidi sanitari.
Come scrivono gli organizzatori, “con l’emergenza coronavirus, i senza dimora vivono una situazione rischiosa per loro e per tutti. Non chiudiamo i Servizi, aiutiamoli!“.
È nell’interesse di tutti consentire anche ai più fragili il rispetto delle misure sanitarie in vigore, facendo in modo che nessuno debba rimanere per strada senza supporto o controllo. I soldi raccolti saranno destinati a tenere i servizi aperti oltre il normale orario e a tutelare le persone senza dimora, oltre agli operatori che li seguono, dotandole di mascherine e tute laddove necessario, e provvedendo loro ciò che serve affinché non siano costretti a lasciare le strutture di accoglienza.