Diverse le reazioni alle riflessioni (battute?) su Facebook dell’on. Vigna sulle manifestazioni antifasciste del 1 giugno. Tra l’ironico e il serio si chiede all’onorevole di ricordare il suo ruolo istituzionale e il rispetto della Costituzione antifascista.
L’onorevole, eporediese eletto in parlamento nel 2018 nella nostra Circoscrizione, commenta così le manifestazioni antifasciste di sabato scorso sulla sua pagina Facebook:
Riflessioni sulle manifestazioni di oggi… da un lato chi inneggia a un pensiero vecchio di 70 anni (che comunque le loro manifestazioni le hanno fatte, semplicemente spostandole di qualche metro), dall’altra parte chi (ANPI, centri sociali) inneggiano alla paura del ritorno del fascismo, ovviamente attaccando la Lega… il mio pensiero… chi partecipa, chi prende parte a queste robe (da una parte o dall’altra) è fuori tempo, sveglioni… sincronizzatevi sul 2019… [a seguire tre faccine che piangono dal ridere]
A parte che non è chiaro come si possa “inneggiare alla paura del ritorno del fascismo”, … vorremmo ricordare all’onorevole che l’antifascismo è scritto nella nostra Costitituzione repubblicana, tutt’ora in vigore. Quindi chi pratica l’antifascismo è perfettamente sincronizzato al presente e lo “sveglioni” tutt’al più va dato a chi si scorda di combattere il fascismo che sarà anche un “pensiero” (sic) vecchio di 70 anni, ma si alimenta ben bene nel terreno odierno fertilizzato anche dalle politiche xenofobe e aggressive sostenute dal partito dell’onorevole.
Il giorno dopo, il 2 giugno, mentre ai giardini Giusiana si scopriva la targa dedicata alle madri costituenti, l’onorevole continua così le sue riflessioni: “Che poi il problema dell’#ANPI è che ha perso la sua originaria mission, il preservare la memoria storica di un periodo storico. L’ANPI perde ogni ragione di esistere quando marcia a fianco di quei #CentriSociali di Torino, che ogni tanto fanno la comparsata anche in provincia, centri sociali che hanno fatto della violenza (verbale e non solo) il loro modo di agire, del pensiero unico e dell’intolleranza verso chi la pensa in modo diverso la loro bandiera. Qualcuno mi dirà che le manifestazioni erano due, centri sociali da una parte, ANPI dall’altra, mi spiace, ma, ripeto, se marci a 2, 10, 300 metri e in differita di 10, 15, 20 minuti dai centri sociali, sei come loro. [e di nuovo tre faccine che ridono a crepapelle]
Non si fanno attendere le reazioni a partire da quella, tra l’ironia e l’amarezza, dell’ANPI.
Carneade (Cirene, 214 a.C. – Atene, 129 …) nel 155 a.C. fece parte, con Critolao e Diogene di Babilonia, della celebre ambasceria inviata a Roma dagli Ateniesi.
Diciamo, una specie di onorevole dell’epoca nostra …
Più che comprensibile che don Abbondio si chieda pensoso, nell’8° capitolo dei Promessi Sposi: «Carneade! Chi era costui?»
Non si dolga pertanto questo tale onorevole se anche il sottoscritto, perplesso, si pone la stessa domanda. Il suo pensiero va subito alla più famosa gag di Totò sul treno (ricordate?): «Onorevole? Ma mi faccia il piacere!»
La metto sul ridere perché sono certo che anche il Carneade di turno volesse solo fare una battuta di spirito (poco riuscita) quando scrive su Facebook, a proposito della bella mobilitazione antifascista del 1° giugno ad Ivrea…
… che dire? La bellezza della democrazia è che consente a chiunque di dire qualunque cosa, mettendo i comici nella condizione di far bene il loro mestiere.
Se poi, invece, si volesse parlar seriamente, cedo la parola a chi la sa usare meglio di me…
«Ricordo all’onorevole Alessandro Giglio Vigna che in qualità di Eletto in parlamento dovrebbe avere più rispetto per la Costituzione italiana che ha come base l’antifascismo. Inoltre faccio presente all’Onorevole che nessuno durante la manifestazione dell’ANPI ha nominato il suo Capo o il suo partito.
Inoltre alla manifestazione è intervenuto anche il Sindaco della Città di Ivrea di cui siete maggioranza il quale ha sottolineato e ringraziato l’ANPI in quanto portatrice dei valori antifascisti e democratici del nostro Paese. Se poi lei onorevole se la vuole ridere lo faccia pure…» Franco Giorgio
Ed ancora…
«Egregio onorevole, in realtà l’antifascismo è la linea portante dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, come può ben leggere nello statuto dell’ANPI. Quindi l’organizzare una manifestazione contro la presenza di gruppi dell’estrema destra neo-fascista, è proprio nella sua “mission originaria”. Hanno partecipato alla manifestazione 3-400 persone, cittadine e cittadini, giovani e meno giovani, che condividono gli stessi valori e preoccupazioni dell’ANPI, associazioni, sindacati, partiti, rappresentanti della comunità cattolica e di quella valdese, era presente anche il partigiano “Tranquillo”, Egisto Dal Lago, 92 anni ed è stato portato il saluto di Giulio de La Pierre, partigiano “Livio”, 3a Brigata LYS, classe 1921. Ha seguito la pacifica manifestazione anche il Sindaco della Città di Ivrea, Stefano Sertoli, che ha fatto un suo intervento in piazza Ferruccio Nazionale, dicendo sinceramente che come era d’accordo a vietare la manifestazione di R.F. così avrebbe voluto che non ci fosse quella guidata dall’ANPI, ma ora era contento che si fosse svolta e ringraziava per i contenuti e la civiltà della manifestazione (non c’erano dubbi che sarebbe stato così, l’ANPI è garanzia di serietà). Egregio onorevole, sinceramente, lontana dalla polemica, sarebbe stato giusto ci fosse anche lei, in quanto membro del Parlamento Italiano eletto nella nostra Circoscrizione, e cittadino eporediese, ma ci saranno altre occasioni.» Cadigia Perini
Concordo pienamente e La saluto, neh?
Mario Beiletti, Presidente sezione ANPI Ivrea e Basso Canavese
Bella ciao! (intonazione e ritmo scarsi … sentimento antifascista abbondante!)