Vietato dalla Prefettura il presidio fascista, l’ANPI invita gli antifascisti a festeggiare con una “mobilitazione vigilante” dalle ore 14 in piazza Freguglia
L’invito dell’ANPI:
«Presidio fascista ad Ivrea: ragione e legge hanno vinto.
Festeggiamo, ma lo faremo con una “mobilitazione vigilante”.
Cari Cittadini antifascisti
come sapete una associazione di stampo fascista inaugurerà la sua nuova sede ad Ivrea, e voleva farlo con un presidio il 1° giugno in piazza Balla, offendendo la memoria del Martire cittadino Aldo Balla.
E’ la stessa Associazione che due anni fa aveva vandalizzato un ricordo dell’impresa del ponte di Alimiro e D’Artagnan, inneggiando alla X mas, quella che aveva orrendamente torturato e poi impiccato Ferruccio Nazionale.
Abbiamo sempre sostenuto di non dare visibilità a vecchi e nuovi fascisti, ma riteniamo che ora sia giunto il momento di dire “BASTA!”, come sta avvenendo in tutta Italia, dando un segnale forte.
Prefetto e Questura hanno ascoltato le richieste dell’Anpi e di molte Associazioni e Partiti di non concedere la piazza per tale sacrilego raduno. Vogliamo credere che tale saggia decisione sia stata ispirata, oltre a motivi di ordine pubblico, anche dalla convinta applicazione delle norme transitorie della Costituzione e dalle successive leggi Scelba e Mancino che vietano la ricostituzione del partito fascista e perseguono i responsabili di manifestazioni che costituiscono reato per tali leggi.
Inoltre, anche una mozione del 13 febbraio 2018 impegnava Sindaco e Giunta cittadina “a non concedere spazi o suolo pubblico a manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”.
Tanto più significativa, allora, una tale decisione, applicata in una città da sempre antifascista, come dimostrano le numerose vie e piazze dedicate a Martiri della libertà.
Occorre festeggiare questa vittoria, quindi, ma senza illudersi che i nuovi/vecchi fascisti non provino a violare l’ordine. Per tale motivo:
l’Anpi indice per il giorno sabato 1° giugno 2019
una “Mobilitazione vigilante”
che non avrà il carattere né di presidio né di protesta, piuttosto lo scopo di richiamare i valori dell’antifascismo e di riflettere unitariamente su di essi, vigilando affinché non abbiano a ripetersi simili tentativi in città. Detta mobilitazione avrà ovviamente carattere tranquillo, fermo e responsabile, come è nostra abitudine.
Ci ritroveremo dalle ore 14 alle 14,30 nella piazza Freguglia (dove c’è la giostrina), avendo cura di non ostacolare in alcun modo la normale vita urbana. Con tutti voi sono attesi Cittadini, Associazioni e Partiti, rappresentanti delle Sezioni Anpi della Zone Canavesane, Biellesi e Valdostane, con l’adesione dell’Anpi Regionale Piemonte e Provinciale Torino).
Dal luogo del ritrovo, attraverso il marciapiedi del Lungo Dora (e quindi senza interrompere il traffico né creargli disagi), raggiungeremo la Stele della Resistenza ai margini dei Giardini Giusiana per poi confluire in Piazza Ferruccio Nazionale (o del Municipio) per un saluto finale e lo scioglimento non oltre le ore 16-17.
Sarà un sabato di festa. Vogliamo viverlo e ricordarlo come il giorno in cui Ivrea si è ritrovata e confermata antifascista. Saremo orgogliosi di esserci stati».
Nella giornata del 30 maggio un’ordinanza del Sindaco di Ivrea, “per motivi di incolumità pubblica e di sicurezza”, dispone la rimozione dei dehors, tende e qualsiasi ingombro nel tratto di via Palestro da piazza Balla a piazza Ottinetti. A questo proposito il presidente dell’ANPI di Ivrea interviene:
«Siamo sempre molto rispettosi delle Istituzioni, ma questa volta non riusciamo a capire…
Veniamo a conoscenza di una Ordinanza che parte dal presupposto di una manifestazione politica (quella che i neo-fascisti volevano fare in Piazza Balla ad Ivrea)… Ma quel presidio è stato vietato, e nessuno ci sarà tranne la polizia che lodevolmente manterrà il divieto. Fine del problema? No, perché si tirano in ballo i centri sociali e “movimenti di protesta” (e quali?) con “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. Andiamo!… Tanto varrebbe citare anche le orde di Venusiani e gli imperiali del regno di Mork… Eppure, in base a tali premesse, un tratto di via Palestro viene chiuso, suscitando le giuste proteste degli organizzatori della “Grande Invasione”, coi quali solidarizziamo.
L’Anpi ha indetto una mobilitazione calma, pacifica per le ore 14 di quel giorno, ma se osservate la cartina, essa va da tutt’altra parte: tanto valeva chiudere anche corso Nigra e Stradale Torino fino a Bellavista!
L’Anpi e tutti gli antifascisti che parteciperanno, al contrario, sono garanzia di sicurezza. Ripetiamo: solidarietà con i Cittadini, con via Palestro e la “Grande Invasione”. Chi ci vedrà sfilare venga con noi, riceverà un sorriso e una stretta di mano.
Essere antifascisti significa amare la pace, la giustizia, la libertà, ed essere solidali col prossimo».