Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del circolo di Rifondazione Comunista d’Ivrea in merito alle recenti parole dell’assessora Povolo contro nomadi e migranti
Leggiamo su un giornale locale che la neo-assessora leghista Povolo ha scritto sulla sua bacheca Facebook alcuni post contro nomadi e migranti. Definisce i nomadi “zecche” (che andrebbero usati come esche per i piraña sembra aver scritto), assolvendo quel termine odioso in quanto solo “slang giovanile”.
Cara assessora, il termine zecca è chiaramente dispregiativo, oggi come un secolo fa (non è una questione di traduzione anagrafica), indegno sulla bocca (sulla bacheca di un social) di una rappresentante delle istituzioni.
E siamo certi che questo non rimarrà un episodio isolato, verrà certo chiesto all’assessora di fare più attenzione, di frenare la sua meritoria foga salviniana, di considerare che Ivrea non è Ponte di legno, ma è bene prepararci a parole e provvedimenti che Ivrea finora non ha mai udito né conosciuto.
Non ci stupiscono infatti le dichiarazioni dell’assessora. In tutta Italia assessori e consiglieri comunali della Lega esternano tranquillamente i peggiori pensieri razzisti ed emettono ordinanze discriminatorie in pieno contrasto con i principi sanciti dalla nostra Costituzione. L’assessora eporediese è dunque semplicemente e totalmente allineata alle politiche comunicative e di pensiero del suo partito guidato da Matteo Salvini, il primo a cavalcare e alimentare le pulsioni razziste e xenofobe del paese e il decreto sicurezza appena approvato, insieme al M5S, rafforza proprio questa linea e pulsioni, distraendo il paese dai veri problemi e dalle cause e responsabili degli stessi.
L’essere in linea con il proprio partito, certo però non riduce la gravità dell’uscita dell’assessora leghista, che ricordiamo ha delle deleghe pesanti: politiche giovanili, pari opportunità, politiche sociali, sistemi educativi. Chiaramente l’assessora non ha l’adeguato profilo umano, sociale e politico per ricoprire quella carica che per ovvi motivi (parlando di sociale, pari opportunità, giovani) richiede invece equilibrio e rispetto di tutte le cittadine e i cittadini.
Chi pensava ad una Lega eporediese “moderata”, di basso profilo, facile da arginare, e non ha messo in atto tutte le azioni necessarie per contrastare l’ingresso nell’amministrazione comunale eporediese di una forza dichiaratamente razzista e xenofoba, si sbagliava e ha le sue responsabilità. Ma siamo certi se vi saranno derive antidemocratiche l’Ivrea sociale, civile e solidale saprà reagire e Rifondazione Comunista è, e sempre sarà, da questa parte.
Circolo di Ivrea Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea