L’associazione ambientalista e il gruppo consiliare rappresentato da Massimo Fresc chiedono che l’amministrazione apra una seria discussione sulle proposte per risolvere il problema del traffico eporediese
Sono due le voci che in questi giorni si sono sollevate per accendere un riflettore sulla situazione del traffico d’Ivrea che, dopo l’inaugurazione della rotonda di Porta Vercelli, è visibilmente peggiorato. Due comunicati distinti, ma accomunati dalla volontà di aprire una seria discussione sull’attuale stato della mobilità eporediese.
Legambiente: “la mobilità ha carattere sistemico e come tale va affrontata”
«I problemi sorti con la nuova rotonda di Porta Vercelli e i concomitanti lavori sul Terzo Ponte hanno provocato, durante le ore di maggior afflusso automobilistico in città, una completa paralisi del traffico eporediese, causando non solo disagi legati alla viabilità, ma favorendo altresì la concentrazione di gas di scarico delle automobili». Con queste parole Legambiente apre il comunicato, rimarcano il dato di quei 90.000 veicoli che quotidianamente attraversano la città riversandosi poi sui paesi confinanti e provocando inevitabilmente code, traffico e un peggioramento della qualità dell’aria. «Gli sforamenti del Pm10 sono stati, nel 2017, sessanta, il dato più alto dal 2013 ad oggi e c’è il serio rischio che, continuando di questo passo, il 2018 possa segnare un nuovo record (negativo)» aggiungono gli ambientalisti, sottolineando come il problema del traffico eporediese non possa essere affrontato “per scompartimenti“, ma “sistematicamente“, in quanto «non è, infatti, possibile parlare di riduzione del traffico senza potenziare il trasporto pubblico e non si può sperare che le persone utilizzino maggiormente la biciletta se non sussistono le reali condizioni per poterlo fare».
Durante il ciclo d’incontri “A Ivrea si può fare”, Legambiente aveva avanzato diverse proposte e idee come, ad esempio, rendere permanente la figura del mobility manager, aggiornare il piano della mobilità urbana, integrare le varie forme di mobilità, ammodernare la ferrovia e ragionare sulla circonvallazione dell’autostrada liberalizzando i caselli. Per questo motivo, Legambiente fa sapere che presenterà all’amministrazione comunale le varie proposte emerse lo scorso febbraio, chiedendo inoltre «che si avviii un confronto ampio e pubblico con le associazioni e i cittadini».
M5S: “solo una tangenziale ci può salvare”
«Da tempo il M5S d’Ivrea sostiene la necessità della liberalizzazione dei caselli autostradali di Albiano, Scarmagno, Ivrea e Quincinetto. La tangenziale che si verrebbe a creare, garantendo una circolazione gratuita nel circuito creato tra i caselli indicati, motiverebbe le persone ad utilizzare l’autostrada per evitare il caos cittadino». Sono trascorsi diversi anni da quando il M5S raccolse centinaia di firme a sostegno di questo progetto, ma la criticità del traffico eporediese delle ultime settimane ha spinto il consigliere Fresc a richiedere nuovamente di poter affrontare il tema della liberalizzazione autostradale, argomentando che la coincidenza imminente della gara per assegnazione della nuova concessione costituirà un momento unico e forse irripetibile per affrontare la liberalizzazione: «il nostro territorio si trova in un momento strategico per far valere le proprie ragioni, possiamo far sì che il rinnovo della concessione sia vincolato alla liberalizzazione del percorso indicato. La Città Metropolitana ha già manifestato l’intenzione di favorire questa soluzione indicando ad Anas la “liberalizzazione” come una delle opere di compensazione richieste ai futuri concessionari dalla zona omogenea dell’Eporediese».
Le parole del consigliere Fresc sembrano andare nella giusta direzione quando parla di “momento strategico”. La “congiuntura di tanti fattori” messi assieme offre un’opportunità forse irripetibile per ragionare “sistematicamente” sulla mobilità eporediese: il traffico è oggi in una situazione critica e chiede a gran voce soluzioni (sia immediate, che di lungo periodo), la concessione autostradale di Ativa è in scadenza, l’assessore Caffarelli ha già annunciato di voler realizzare un nuovo Piano del Traffico ed è in ballo la Variante del Piano Regolatore. Data questa singolare “congiuntura”, un’amministrazione non potrebbe forse auspicare momento migliore per tracciare un percorso di trasformazione della mobilità urbana.
a cura di Andrea Bertolino