Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del capogruppo M5S consiglio comunale di Ivrea Massimo Fresc, in merito alla situazione Comdata
Apprendiamo direttamente da Jessica Costanzo, portavoce M5S alla Camera dei Deputati con la quale collaboriamo da tempo e che ha portato all’attenzione della Commissione Lavoro la situazione in cui versa Comdata S.p.a. lo scorso 27 giugno, che la risoluzione da lei presentata sarà all’attenzione del Governo in questa settimana.
La vicenda è nota e ha visto l’azione del M5S di Ivrea a sostegno dei lavoratori ingiustamente maltrattati. Sì, perché, a fronte di un’azienda che continua a veder crescere i profitti e il fatturato (che nel 2019 la stessa azienda considera toccherà 1 miliardo di euro) pesanti ristrutturazioni hanno determinato, nonostante l’accordo siglato a luglio presso il Ministero dello Sviluppo, la chiusura delle sede di Pozzuoli.
Il processo di riorganizzazione della sede di Ivrea, che impegna 940 lavoratori, ha avuto inizio a febbraio 2018, con l’improvvisa interruzione di 230 contratti di somministrazione interinali. A marzo 2018 è stato imposto ai dipendenti di esaurire tutte le ferie e i permessi retribuiti a causa del dimezzamento di attività della commessa Tim, la principale per il sito di Ivrea. Il 23 marzo 2018, nonostante l’accettazione da parte dei lavoratori delle condizioni citate, Comdata Spa ha annunciato la volontà di ricorrere all’intervento del fondo d’integrazione salariale (Fis) per 363 lavoratori e per 13 settimane a zero ore.
L’accordo venne sottoscritto dalle parti il 27 marzo e prevedeva l’intervento del Fis fino all’inizio di luglio 2018.
Il 15 maggio il consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a prima firma Francesca Frediani (gruppo M5S) che impegnava la giunta ad adottare tutti gli strumenti in capo alla Regione e a sollecitare il Ministero competente ad attivarsi per scongiurare l’imminente crisi occupazionale di Comdata.
A giugno Comdata ha presentato ai sindacati un piano di consolidamento che, alla fine dell’estate, ha portato il gruppo a una crescita di 220 dipendenti, con la creazione di posti di lavoro nelle sedi di Cagliari e Lecce come conseguenza di un accordo con Fastweb sulla re-internalizzazione di parte del lavoro attualmente svolto in una sede estera; il medesimo piano di consolidamento ha tuttavia previsto la chiusura dei siti produttivi di Padova e Pozzuoli, dove lavorano complessivamente 258 persone.
In quei giorni però, un provvidenziale intervento del Ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio sventa il licenziamento di 225 lavoratori e la conseguente chiusura delle sedi di Padova e Pozzuoli, a seguito della firma di un accordo con l’azienda presso il Ministero dello Sviluppo il 30 luglio. Ciò nonostante a settembre la sede di Pozzuoli viene chiusa e i lavoratori messi in Fis, denotando una grave mancanza di rispetto dell’accordo appena firmato.
Si registra con soddisfazione, invece, il rientro ad Ivrea di tutti i lavoratori che erano in Fis a far data il 23 agosto scorso, dopo un periodo di formazione. In questi giorni stanno anche riprendendo le assunzioni interinali.
La criticità ad Ivrea riguarda il meccanismo dello “spezzamento” per cui ai lavoratori a 8 ore possono essere richiesti turni ad esempio dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20, con evidente difficoltà organizzativa della vita personale e familiare.
La risoluzione di Jessica Costanzo “impegna il Governo ad assumere tutte le iniziative di competenza affinché Comdata spa garantisca i livelli occupazionali attualmente presenti nei siti italiani […] affinché le aziende che ricevono finanziamenti pubblici siano tenute a perseguire l’obiettivo di mantenere la loro attività sul suolo italiano, evitando di delocalizzare gli stabilimenti all’estero; […] a verificare l’uso dei finanziamenti pubblici ricevuti dall’azienda Comdata spa e la tipologia di formazione effettuata con fondi pubblici; ad assumere le opportune iniziative di competenza affinché, anche in considerazione dell’ottimo stato di salute dell’azienda, siano riviste le decisioni in merito all’attivazione da parte dei gruppo Comdata spa degli ammortizzatori sociali per un terzo della sua forza lavoro sul sito di Ivrea, anche agevolando, per quanto di competenza, lo sviluppo da parte dell’azienda Comdata spa di una strategia che contempli l’innovazione e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali; ad attivare un’organica politica di sostegno ai settori lavorativi interessati dai processi di delocalizzazione produttiva, attraverso l’adozione di misure premiali, di agevolazione e di riduzione degli oneri burocratici, fiscali e sociali che siano vincolate a specifiche condizioni, tra cui la permanenza nei luoghi d’origine.”
Come si diceva, la risoluzione presentata da Costanzo lo scorso 27 giugno è stata discussa e approvata in Commissione Lavoro alla Camera e passerà al parere del governo nella prossima settimana. Mi auguro che questo dia una spinta forte di stabilizzazione delle attività produttive e occupazionali di Comdata ad Ivrea e su tutto il territorio italiano.
Massimo Fresc
capogruppo M5S consiglio comunale di Ivrea