Il 29 luglio, in piazza del Municipio, alle ore 18.00 l’ANPI terrà una commemorazione in memoria di Ferruccio Nazionale, ucciso nello stessa giornata di 74 anni fa
Fra gli episodi più significativi dell’epopea resistenziale in Ivrea e Canavese si inquadra l’esecuzione sommaria del partigiano garibaldino Ferruccio Nazionale, il 29 luglio nella piazza del Municipio di Ivrea, il cui corpo, immortalato in una macabra foto, è divenuto uno dei simboli della ferocia cui si giunse durante la guerra civile.
Ad Ivrea il partigiano Nazionale decise di attentare alla vita del cappellano militare della Decima, don Augusto Bianco. Bloccato con una bomba a mano in pugno, proprio un istante prima che potesse scagliarla, fu sommariamente giustiziato il 29 luglio tramite impiccagione nella piazza del municipio. Il corpo, lasciato appeso con cartello al collo divenuto tristemente famoso per una foto scattata da un marò (vedi foto), sarebbe dovuto rimanere appeso quale monito per la popolazione, che venne raggruppata e fatta sfilare davanti al suo cadavere. Secondo le testimonianze di alcuni partigiani (raccolte però successivamente ai fatti), al momento dell’impiccagione Nazionale era praticamente già morto a causa delle torture subìte da parte dei marò della compagnia “O”, generalmente ritenuta la più violenta della Decima, e, sempre secondo queste testimonianze, nell’ambito delle torture gli sarebbe anche stata mozzata la lingua.
L’ANPI lo ricorderà ad Ivrea il pomeriggio di domenica 29 luglio 2018, alle ore 18, con una breve e raccolta cerimonia che si svolgerà nel luogo stesso del martirio, Piazza Ferruccio Nazionale, o del Municipio. La deposizione di un mazzo di fiori accanto alla lapide, la lettura di una testimonianza sull’episodio ed un canto concluderanno il ricordo.
Alla cerimonia sono stati invitati il Sindaco e gli Amministratori comunali di Ivrea.
Sempre il 29 luglio l’Anpi sarà presente al raduno partigiano alla Cascina lunga, nel Biellese, sui luoghi della nascita della 2° Brigata Garibaldi. In questa occasione Mario Beiletti porterà il saluto dell’Anpi eporediese.