Dal 6 al 13 marzo esposizione di opere della pittrice Myline nelle vetrine di via Palestro a Ivrea per una diversa lettura dell’8 marzo.
In occasione della Giornata internazionale della donna la pittrice eporediese Milena Bertone, in arte Myline, esporrà la sua collezione di nudi artistici dal titolo “Ego Extensa” ad Ivrea nella centrale via Palestro. Si tratta di una mostra itinerante, all’interno di 6 vetrine di negozi presenti nella via storica, che durerà da lunedì 6 a domenica 13 marzo: i nudi della collezione saranno affiancati da un QR Code nel quale l’artista promuoverà una divulgazione del pensiero femminista.
I dipinti di “Ego Extensa” sono un esperimento di arteterapia, in cui la pittrice ri-dipinge il suo corpo trasfigurandolo attraverso colori e forme astratte. L’obiettivo è quello di ribaltare lo sguardo eroticizzante del corpo femminile e ri-guardarlo attraverso il gioco del colore e della forma creativa.
La mostra articola il pensiero e la critica femminista “per il 99%”, così come definita dalle autrici Cinzia Azzurra, Tithi Bhattacharya, Nancy Fraser (Femminismo per il 99%: un manifesto, 2019, Laterza).
Cosa c’entra la filosofia femminista per il 99% con la celebrazione dell’8 Marzo a Ivrea? La risposta è nei contenuti tematici che troverete in ogni QR Code al lato di ogni dipinto!
Le tematiche affrontate saranno sei, una per ogni quadro e per ogni vetrina:
1. La mercificazione della figura della donna
2. Il simbolo della mimosa e il suo significato
3. La circoscrizione della “celebrazione” della donna ad un solo giorno all’anno
4. Il mercato dei fiori dietro alla vendita di mimose e rose
5. La differenza tra la festa della donna e il femminismo
6. La festa della donna come forma di compensazione “simbolica”
I negozi che hanno aderito al progetto di Myline, mostrando entusiasmo per l’iniziativa, sono i seguenti: Kolla Scarpe, Mathilda J, And Camicie, Made with Amore e Regina.
L’artista Myline ringrazia le aderenti all’iniziativa e spera che questa possa essere un’occasione di diffusione di una lettura alternativa dell’8 marzo, una lettura che scelga la via dell’emancipazione della donna e non della sua celebrazione.