Il comunicato delle Associazioni antifasciste di Ivrea contro la manifestazione neofascista del 1 giugno
Siamo 27 associazioni attive sul territorio eporediese, unite dai valori fondamentali della Pace, dell’Uguaglianza e della Libertà. Crediamo in una comunità aperta all’altro in tutte le sue forme, in una comunità inclusiva e accogliente. Condanniamo la violenza in ogni sua espressione e tutte le barriere, siano esse fisiche o mentali.
Abbiamo deciso di non rimanere in silenzio, ma di esprimere la nostra più profonda indignazione riguardo ai fenomeni di neofascismo che si stanno diffondendo anche nella nostra Città. Infatti non possiamo ignorare la presenza di gruppi che inneggiano all’odio, alla violenza, al razzismo e che si rifanno con orgoglio a pagine buie e deplorevoli del nostro passato.
In particolare siamo preoccupati dall’insorgere di questo “vento del nazionalismo”, che a Ivrea si dovrebbe concretizzare nel presidio e nella manifestazione organizzata dal gruppo Rebel Firm per il pomeriggio di sabato 1 giugno presso Piazza Aldo Balla (martire per la nostra Libertà, nome di battaglia “Saetta”). L’evento, che ha come punto di partenza una piazza della nostra Città, uno spazio pubblico, vede la partecipazione di tre realtà che inneggiano a valori fortemente contrari ai principi della nostra Costituzione: la Comuntà militante Dodici Raggi di Caidate (VA) con il suo rappresentante Alessandro Limido, Giustino D’Uva e Marco Tuccillo della Sinlai (Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani) e il gruppo musicale “Decima Balder”.
Rispetto alla Comunità Dodici Raggi, queste sono alcune informazioni tratte da due articoli della Repubblica in data 07/12/2016 e 06/03/2019: per 52 militanti di tale gruppo è stata richiesto il rinvio a giudizio per tentata ricostituzione del partito fascista (ipotesi che viene supportata dalle dichiarazioni dello stesso Alessandro Limido, che in interviste pubblicate su testate locali non ha negato la volontà da parte dei Dodici Raggi di voler ricostituire il partito fascista: “Magari! Il problema è che non abbiamo i numeri per farlo”); sono razzisti, xenofobi, dichiaratamente seguaci dei principi del nazionalsocialismo e dei rituali del Terzo Reich, i Do.Ra. festeggiano nel 20 aprile di ogni anno il compleanno di Adolf Hitler; nel dicembre 2017 la digos di Varese e gli agenti dell’Antiterrosimo di Roma hanno sequestrato armi, svastiche e materiali di propaganda neonazista; hanno dichiarato “Siamo nazionalsocialisti. Neghiamo l’Olocausto. Sono stati gli ebrei, per difendere il capitalismo, a volere la guerra contro Hitler e Mussolini: non il contrario.”; i Dodici Raggi sono i raggi del Sole nero, simbolo del castello tedesco di Wewelsburg, sede operativa delle SS.
La citazione iniziale è un’affermazione pronunciata da Giustino d’Uva, autore insieme a Marco Tuccillo del “Manifesto Nazional Rivoluzionario” che verrà presentato a Ivrea il primo giugno, riportata sulla Pagina Facebook ufficiale della Sinlai in data 03/02/2019: “Anche la nostra area si è finalmente dotata di un manifesto ideologico, crediamo fortemente che sia necessario superare il populismo ed imporre una forma di governo nuova e autocratica. Il vento del nazionalismo è tornato a spirare nella nostra nazione e dopo il crollo del regime liberale toccherà noi riportare l’ordine nel caos.”
Infine, il gruppo musicale “Decima Balder” che allude esplicitamente alla “Decima Mas” nel nome, ma soprattutto nel loro logo che riprende la “X” e il teschio presente nel simbolo della Decima Flottiglia Mas (che tanti orrori ha perpetuato nella nostra zona, tra cui l’impiccagione di Ferruccio Nazionale).
Per tutti questi motivi chiediamo con il presente Comunicato, inviato precedentemente alla Prefettura di Torino, alla Segreteria del Sindaco di Ivrea e alla Questura di Ivrea, di non permettere che queste idee di stampo neofascista e dichiaratamente neonaziste possano camminare per le strade di Ivrea, Città della Resistenza e Antifascista per costituzione.
Facciamo questa richiesta sulla base delle due leggi nazionali sul tema, la legge Scelba n° 645/1952 e la legge Mancino n°205/1993, e con particolare riferimento alla Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Ivrea in data 20/02/2018 avente per oggetto “MISURE DI PREVENZIONE DELLA PROPAGANDA TOTALITARISTA”.
In tale Mozione si specifica l’impegno del Sindaco della Giunta a “non concedere spazi o suolo pubblici a manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti.”
Con il presente comunicato chiediamo che le Autorità preposte si impegnino ad applicare le leggi previste e a non permettere che questa manifestazione di idee estranee ai principi democratici della nostra Repubblica possa avere luogo nelle nostra Città, il giorno precedente la Festa della Repubblica e della votazione dell’Assemblea che ci ha consegnato una della Costituzioni più belle del mondo.
Associazioni firmatarie:
ANPI, Acmos, Albero della Speranza, Arvicola, Bellavista Viva, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, Chiesa Valdese, Collettivo Studentesco ZOOM, Comunità del Castello di Albiano, Coordinamento Libera Ivrea, Ecoredia, Emergency, Eporedianimali, Good Samaritan, Legambiente Dora Baltea, Libero di Scegliere, MIR Ivrea, Operazione Mato Grosso, Osservatorio Migranti, Ivrea Parkour, Pubblico 08, Rosse Torri, Senza Confini, Serra Morena, Treno della Memoria e ZAC!